Alpini di Bergamo ed Energia Solidale: cos’è successo?

Alpini di Bergamo ed Energia Solidale: cos’è successo?

Power.it e l'energia solidale con gli Alpini di Bergamo

“Non è Natale… se non è Alpino!”

Sabato 30 Novembre questo è stato lo Slogan della giornata. 

 

Se eri in via XX Settembre a Bergamo avrai notato di certo lo spazio allestito dall’Associazione Nazionale degli Alpini – Sezione di Bergamo

Durante tutta la giornata di Sabato siamo stati in loro compagnia e li abbiamo aiutati a distribuire il Panettone o Pandoro Solidale. 

Abbiamo messo in gioco la nostra Energia Solidale!

Alcuni dei nostri consulenti, infatti, ti avranno fermato chiedendoti un contributo di 10€ per la Scuola Nikolajewka di Brescia regalandoti in cambio un Panettone o Pandoro splendidamente confezionato.

Quando abbiamo scelto di aiutare gli Alpini di Bergamo con la nostra Energia Solidale eravamo certi che avremmo passato una meravigliosa giornata, in splendida compagnia, con l’opportunità di fare del bene nella nostra città. 

Il risultato è stato strabiliante. Oltre 1000 Panettoni e Pandoro sono stati distribuiti nella sola giornata di sabato. Bergamo è stata fantastica, le famiglie con cui abbiamo parlato hanno colto immediatamente l’opportunità di fare del bene portandosi a casa uno splendido regalo.

Lo sapevi che a Bergamo sono stati distribuiti oltre 19000 Panettoni e Pandori? Segno che facciamo parte di una comunità che riconosce gli Alpini come un’associazione importante e storicamente presente sul nostro territorio.

 

Fare qualcosa per la propria comunità è stata di certo una delle più grandi soddisfazioni per noi di Power.it e siamo certi che apprezzerete anche le prossime iniziative che ci vedranno protagonisti. 

Se hai avuto l’occasione di incontrarci ci farebbe davvero piacere se lasciassi un Like sulla nostra pagina Facebook.

ruota panoramica bergamo
Passaggio obbligatorio al mercato libero: tutto quello che c’è da sapere

Passaggio obbligatorio al mercato libero: tutto quello che c’è da sapere

Slitta la data di passaggio completo al libero mercato dell’energia, non sarà nel 2019 bensì esattamente un anno più tardi. A partire dalla nuova scadenza diluglio 2020 scomparirà definitivamente il Servizio di Maggior Tutela, e tutti gli utenti del mercato tutelato saranno obbligati a scegliere un fornitore, sia per la luce che per il gas, tra quelli presenti nel mercato libero. Ma cosa significa e quali sono le implicazioni? Vediamole insieme.

Come avverrà il Passaggio Obbligatorio al Mercato Libero?

Al momento in Italia coesistono due tipi di mercati dell’energia: il mercato libero ed il mercato tutelato. Nel 2020 quest’ultimo scomparirà definitivamente, per cui sarà necessario che tutti i clienti del tutelato effettuino il passaggio al mercato libero. Il servizio di maggior tutela, garantito da apposite società di vendita (Servizio Elettrico NazionaleServizio Elettrico Roma, Il Servizio Elettrico, ecc.) o dalle imprese distributrici con meno di 100.000 utenti allacciati alla propria rete, è nato, in via transitoria, per supportare le famiglie e le piccole imprese che non erano ancora in grado di scegliere un fornitore nel mercato libero. Motivo per cui, una volta raggiunta la consapevolezza da parte dei clienti finali, il mercato tutelato scomparirà ed i suoi clienti dovranno gradualmente esaurirsi, anche grazie alle disposizioni di legge in materia.

In tale ottica, il passaggio al mercato libero diventa obbligatorio per i clienti in Maggior Tutela: il lato positivo è che non bisognerà aspettare il 2020, ma anzi è bene anticiparsi per non arrivare impreparati o peggio rischiare di trovarsi senza fornitore quando la fine del tutelato sarà effettiva.

Vantaggi del Passaggio al Libero Mercato dell’Energia

  1. Il passaggio al mercato libero è gratuito, non prevede interruzioni del servizio né interventi tecnici al contatore luce o al contatore gas;
  2. Le tariffe del mercato libero sono più convenienti rispetto a quelle del regolamentate. Inoltre le offerte luce e gas del libero mercato, includono servizi aggiuntivi, sconti, programmi fedeltà e offerte energia verde: prodotti e servizi inesistenti nel mercato di maggior tutela;
  3. Le tariffe del tutelato cambiano ogni tre mesi perchè influenzate dall’incontro tra domanda ed offerta nel mercato all’ingrosso. Ciò significa che il prezzo a cui i clienti del tutelato pagano l’energia aumenta o diminuisce ogni tre mesi, rendendo la spesa in bolletta meno prevedibile;
  4. A differenza del prezzo regolamentato, le tariffe luce e gas Enel Energia, Eni, Acea Energia, Sorgenia, ecc. (ovvero dei fornitori del mercato libero) sono a prezzo bloccato o indicizzato a seconda della volontà e delle esigenze del cliente.
  5. Confrontando la tariffa più competitiva del libero mercato con i prezzi del mercato tutelato, si calcola che un utente tipo (residente e con consumi energetici di 2700 KWh per la luce e di 1400 Smc per il gas) può risparmiare fino a 250 € all’anno passando dal mercato tutelato al libero mercato;
  6. I clienti del mercato tutelato non possono avere lo stesso fornitore per luce e gas. I clienti del libero mercato, invece, possono sottoscrivere un’offerta dual ed avere così un solo servizio clienti ed una sola app per la gestione delle utenze sia di luce che di gas.

Come passare al Mercato Libero di Luce e Gas?

obbligo passaggio mercato libero energia

Serve aiuto?

Lo scorso anno sono usciti dal mercato di maggior tutela 1,5 milioni di clienti domestici e 0,3 milioni di clienti altri usi. Stando alla relazione ARERA del 2018, nel 2017 il cambio fornitore dei clienti nel mercato elettrico è aumentato rispetto all’anno precedente: circa il 10,3% dei clienti hanno cambiato fornitore almeno una volta durante il corso dell’anno. Entrare nel mercato libero è semplice: l’operazione necessaria è appunto il cambio gestore.

Per lasciare il mercato tutelato dovrai semplicemente sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con un fornitore del mercato libero ed il gioco è fatto. Sarà il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto (anche di comunicare all’attuale gestore del tutelato l’avvenuta disdetta del contratto in essere) e nel giro di un mese inizieranno ad arrivare le bollette a nome del nuovo gestore. Per passare al mercato libero dovrai semplicemente scegliere l’offerta più conveniente e fornire i seguenti dati in fase di sottoscrizione del nuovo contratto:

  • Dati anagrafici dell’intestatario della fornitura;
  • Codice POD per l’energia elettrica e codice PDR per il gas (codici identificativi dell’utenza). Puoi trovarli tra i dati di fornitura nell’ultima bolletta;
  • Indirizzo di fornitura e indirizzo di fatturazione se diverso dal primo;
  • Indirizzo email se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
  • Se scegli un’offerta web (al momento le più convenientu del mercati libero) ti occorrerà l’IBAN per l’accredito automatico della bolletta su conto corrente.

Cosa cambia in Bolletta col Passaggio al mercato libero?

Anche la bolletta della luce e la bolletta del gas non subiranno dei cambiamenti. A cambiare sarà il nome del fornitore che emetterà le fatture ed ovviamente il costo al kWh ed il costo Smc. Questi determinano la spesa materia prima e la spesa materia energia. La struttura rimarrà la stessa, così come tutte le voci al suo interno: troverai i dati della tua fornitura, la sintesi degli importi fatturati con il famoso grafico a torta, il dettaglio dei consumi e le comunicazioni al cliente. Ma cosa accadrà nel caso i clienti del mercato tutelato non passassero al mercato libero entro il 2020? Questo punto è ancora tutto da vedere.

Leggi anche “cos’è il servizio di maggior tutela per la luce?”

Cosa si intende per Mercato tutelato e Mercato libero?

Il mercato tutelato, o anche definito Servizio di Maggior Tutela, è il regime tariffario stabilito dall”Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Questo significa che le condizioni economiche della fornitura sono regolate dall’ARERA. L’autorità fissa il prezzo di luce e gas e lo cambia trimestralmente a seconda dell’andamento dei prezzi del mercato.

Il Servizio di Maggior Tutela per quanto riguarda l’energia elettrica è affidato ai fornitori il cui Gruppo possiede anche una società di distribuzione. Il principale distributore in Italia è e-Distribuzione (gruppo Enel), ma varia di zona in zona; a Roma, per esempio, è Areti (ex Acea Distribuzione).

Un esempio concreto: Enel vs Servizio Elettrico Nazionale

Il Servizio Elettrico Nazionale è la società del Gruppo Enel che vende energia elettrica ai clienti in maggior tutela. Enel Energia è la società dello stesso Gruppo che vende energia elettrica e gas nel libero mercato dell’energia. 

Cosa significa Fine del Servizio di Maggior Tutela?

Il processo di liberalizzazione del mercato, in Italia cominciato in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, ha avuto inizio nel 1999 col Dl. n. 79 del 16 marzo, meglio conosciuto come decreto Bersani. Tale Decreto creava un libero mercato che negli anni successivi ha gradualmente permesso la liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, fino ad arrivare, nel 2007, alla sua completa liberalizzazione.

Oggi, dunque, l’utente può scegliere la tariffa, l’offerta e il fornitore che preferisce in base a ciò che gli conviene, alle abitudini e alle esigenze. Grazie al Ddl Concorrenza, divenuto legge nell’agosto del 2017, il mercato tutelato verrà totalmente abolito. Darà vita a un mercato libero più dinamico e ad una concorrenza più forte tra i vari fornitori, dalla quale conseguirà una diminuzione dei prezzi per gli utenti. Questo vuol dire che i clienti finali che si riferiscono ancora al mercato tutelato dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero.  Per accompagnare i clienti verso il mercato tutelato a quello libero, l’Autorità ha predisposto delle offerte apposite, che rendono meno repentino il passaggio obbligatorio:

Cos’è il mercato della Tutela Simile?

L’offerta Tutela Simile, che riguarda solamente le forniture di energia elettrica, nasce con lo scopo di dare ai clienti del tutelato la possibilità di sperimentare un’offerta simile a quelle proposte dal mercato libero. La sua struttura è standard ma ha delle caratteristiche obbligatorie e ben definite dall’Autorità:

  1. Il contratto ha la durata di un anno e non è rinnovabile; il cliente, alla scadenza dell’accordo potrà decidere di cambiare fornitore o di rimanere con lo stesso, ma scegliendo un’offerta differente
  2. Le condizioni economiche sono le stesse del mercato tutelato
  3. Se il cliente rimane con lo stesso fornitore per un anno, può avere diritto a un bonus
  4. Il contratto è online e può essere sottoscritto sul portale web Tutela Simile

Può accedere alla Tutela Simile chi è già cliente del mercato tutelato e chiunque appartenga alla tipologia di clienti aventi diritto al mercato tutelato. Questi clienti corrispondono sia a utenze domestiche che ad aziende che rispettano alcuni parametri: connessione in bassa tensione, un numero di dipendenti inferiore a 50 e un fatturato inferiore a 10 milioni di euro.

Offerte PLACET: un ibrido tra Offerte Mercato Libero e Tutelato

Le PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) da marzo 2018 devono essere obbligatoriamente presenti nei cataloghi di tutti i fornitori. Hanno delle caratteristiche standard che le rende definibili come ibride. La ragione è che si trovano più o meno a metà strada tra il servizio di maggior tutela (le condizioni contrattuali sono definite dall’Autorità) e il mercato libero (il prezzo è stabilito dal fornitore). Non sono previsti servizi aggiuntivi (come manutenzione degli impianti, installazione di climatizzatori, …). Possono accedere alle offerte PLACET, i clienti domestici e non che sono connessi in bassa tensione (energia elettrica). In alternativa che sono titolari di PDR con consumi annui inferiori a 200.000 Smc (gas naturale). Ecco alcune peculiarità:

  1. Le condizioni generali di fornitura sono predisposte dall’Autorità tramite un modulo uguale per tutti i fornitori
  2. Le strutture di prezzo sono differenziate in base al cliente rispetto ai costi di approvvigionamento e commercializzazione
  3. Il cliente può scegliere tra due formule di prezzo: un prezzo fisso bloccato per un anno, negoziato tra venditore e cliente finale, oppure un prezzo variabile in base a un’indicizzazione predeterminata dall’Autorità e al valore all’ingrosso della materia energia o gas

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Servizio di maggior tutela per la luce – Cos’è?

Servizio di maggior tutela per la luce – Cos’è?

Cos’è il servizio di maggior tutela per la luce?

Mentre ricerchi informazioni sul tuo contratto di fornitura, ti viene chiesto se sei del mercato di Maggior Tutela o del mercato libero? Cosa significa e soprattutto qual è la differenza? 

Nel luglio 2020 il mercato tutelato di luce e gas scomparirà per lasciare il posto ad un mercato completamente libero. Se sei un cliente di maggior tutela e ti stai chiedendo cosa succederà dopo l’eliminazione del prezzo tutelato, sei nel posto giusto!


Differenza tra mercato libero e Maggior Tutela

Servizio di maggior tutela: immagine lampadine

Cosa significa Servizio di Maggior Tutela? 

In seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia nel lontano 2007, tutti i clienti hanno la libertà di scegliere il fornitore di energia elettrica preferito. Ma coloro i quali hanno deciso di non passare al libero mercato, possono continuare a rimanere nel mercato regolato dall’Autorità dell’energia elettrica e gas. Questo almeno fino al 2020, anno in cui avverà il completamento del processo di liberalizzazione del mercato dell’energia. 
Ecco i principali aspetti del Servizio di Maggior Tutela o Mercato tutelato: 

  1. Ne fanno parte tutti coloro che non hanno mai cambiato fornitore;
  2. Le condizioni economiche di fornitura sono regolamentate dall’Autorità;
  3. Per la fornitura di energia elettrica, il fornitore coincide con il distributore locale. 

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Chi può usufruire del Servizio di Maggior Tutela per la luce?

Il Servizio di Maggior Tutela è rivolto alle utenze domestiche, alle utenze per usi diversi dall’abitazione (ossia imprese) ed all’illuminazione pubblica. Le imprese che vogliono un contratto di fornitura di energia elettrica in regime di Maggior Tutela devono però necessariamente essere connesse in bassa tensione, avere meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di €.

Il servizio di maggior tutela è generalmente affidato al distributore di zona. Per l’elettricità il principale distributore in Italia è Enel, ragione per cui Enel è il primo operatore del servizio di maggiore tutela. 

Quanti sono i clienti di Maggior Tutela per l’energia elettrica?

Gran parte delle famiglie italiane usufruisce del servizio di maggior tutela, infatti solo pochi utenti domestici sono passati al mercato libero.

Più dei due terzi dei cittadini italiani ha un contratto di fornitura di luce e gas con tariffe regolamentate dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Nel 2015 su un totale di 29.683 punti di prelievo, il 68% erano gestiti dal Servizio di Maggior Tutela a testimonianza che più della metà degli utenti non è ancora passata al mercato libero. Al contempo però mettendo a confronto questo dato con quelli dell’anno precedente, emerge come gli utenti di Maggior Tutela siano diminuiti del 4% mentre sono aumentati i clienti del mercato libero. A dimostrazione dellla graduale migrazione degli utenti verso il mercato liberalizzato per l’energia elettrica.

Infatti è ormai iniziato il conto alla rovescia: la completa liberalizzazione del mercato dell’energia è prevista per il 2020. In quell’anno, il servizio di maggior tutela cesserà di esistere per lasciare il posto al mercato libero, ossia a un mercato in cui fornitori di luce e gas sono liberi di definire il prezzo e le condizioni di acquisto e allo stesso tempo i clienti sono liberi di scegliere le tariffe più convenienti e più adatte alle proprie esigenze.

Per dare completamento a tale processo l’Autorità per l’Energia ha deciso di lanciare dall’inizio del prossimo anno l’offerta Tutela Simile per i clienti del mercato tutelato della luce.

Com’è evoluto il prezzo della luce nel mercato tutelato nel 2018?

Mentre il prezzo del kWh (chilowattora) di elettricità per il mercato libero è lasciato alle scelte di ciascun fornitore, nel mercato tutelato il prezzo della luce è stabilito dall’Autorità ed aggiornato ogni trimestre. Nella tabella è indicato il prezzo dell’energia, perdite di rete escluse, del mercato tutelato durante gli ultimi quattro trimestri. Il prezzo si riferisce alla tariffa monoraria, ossia la tariffa fissa 24 h su 24.

TrimestreI Trimestre 2018II Trimestre 2018III Trimestre 2018IV trimestre 2018
Variazione-13,8%-16%+5%-1.1%

Fonte: dati Autorità dell’energia elettrica e gas

Il prezzo dell’elettricità applicato nel mercato tutelato ha subito una diminuzione nel 2016 grazie al crollo dei prezzi dei combustibili nel mercato all’ingrosso, in particolare del gas naturale, utilizzato per la produzione di energia elettrica. 
Ecco di seguito i prezzi di Maggior Tutela relativi all’anno in corso 2018. Andamento del prezzo dell’energia (PE) del mercato tutelato nel 2018Tariffa monorariaI 2018II 2018III 2018IV 20180,0000,0250,0500,0750,100Trimestre€/kWh

TrimestreTariffa monoraria
I 20180,068
II 20180,051
III 20180,074
IV 20180,081

Fonte : dati Autorità dell’energia elettrica e gas

Nel grafico il valore del prezzo indicato è senza le perdite di rete, quantificate al 10,4% dall’Autorità.
Nel mercato tutelato, inoltre, la differenza tra i due prezzi della tariffa bioraria (F1 e F23) è minima. Non era così qualche anno fa, quando la differenza del prezzo dell’energia tra la notte ed il giorno variava in modo consistente. Negli ultimi anni il cambiamento nell’andamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale) ha fatto diminuire la differenza del prezzo tra giorno e sera/notte (F1-F23).

TrimestreF1 (giorno)F23 (sera, notte e weekend)Differenza F1 – F23
I 20180,0760,0640,012
II 20180,0550,0490,006
III 20180,0830,0690,014
IV 20180,0910,0850,006

Fonte: dati Autorità dell’energia elettrica e gas

Vuoi tornare al mercato tutelato per la luce?

Come detto in precedenza il mercato tutelato è affidato in esclusiva ad una sola società di vendita, in funzione del distributore locale di energia elettrica. Quindi, per sapere chi gestisce il servizio di maggior tutela nel tuo comune, dovrai identificare il distributore che gestisce la rete elettrica nella tua zona.

Ecco i principali distributori di energia elettrica e rispettivi forniotri del maggior tutela:

DistributoreSocietà di vendita associata
e-distribuzione (ex Enel Distribuzione), copre l’85% del territorio italianoServizio Elettrico Nazionale
Areti, a RomaAcea Energia
Unareti, a MilanoA2A Energia
Ireti, Parma e TorinoIren

Una volta identificato il tuo distributore locale di energia elettrica è sufficiente contattare la società di vendita associata per il servizio di maggior tutela e richiedere il cambio fornitore. Per l’attivazione del contratto alle condizioni di maggior tutela dovrai pagare un’imposta di bollo di 16 € e versare il deposito cauzionale, solitamente non richiesto dai fornitori del mercato libero.

Esistono fornitori del mercato libero che offrono il prezzo della Maggior Tutela? 

Nel luglio del 2020 il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia sarà del tutto completato. Ciò significa che non esisterà più il prezzo tutelato e regolamentato dall’Autorità. Per quella data i clienti ancora legati ad un fornitore del mercato tutelato molto probabilmente passerano ad un fornitore di Salvaguardia. Ecco perché è bene che i clienti imparino a confrontare le offerte per scegliere la più conveniente in base alle proprie esigenze di consumo.
Ricorda inoltre che aluni fornitori del mercato libero propongono offerte per l’energia elettrica allo stesso prezzo del mercato di Maggior Tutela.

Tra i vantaggi di passare al  mercato libero c’è quello di poter attivare sia luce che gas con lo stesso fornitore di energia, evitando così di dover interagire con due soggetti differenti. Col vantaggio aggiuntivo, di poter usufruire delle offerte con il prezzo del gas bloccato, proposte dai fornitori del libero mercato.

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Offerta Placet: cosa sono e quanto convengono?

Offerta Placet: cosa sono e quanto convengono?

Offerta Placet se ne hai già sentito parlare, ti sarai chiesto cosa sono, o se già lo sai, cosa quanto realmente convengono?

Dal marzo 2018 i fornitori di elettricità e gas nel mercato libero dovranno obbligatoriamente inserire nel loro menù di offerte anche la PLACET. Guardiamo insieme di cosa si tratta.

Lampadine placet

Offerte PLACET: cosa sono?


Il passaggio definitivo al mercato libero dell’energia elettrica e del gas arriverà nel luglio 2019. Circa 3,5 milioni di piccoli imprenditori e 23 milioni di famiglie hanno a disposizione un anno di tempo per abbandonare le condizioni di maggior tutela.
Per far in modo che tale passaggio avvenga in maniera consapevole, l’Autorità ha presentato il documento di consultazione 204/2017/R/com.
In attesa dell’approvazione del DDL Concorrenza, l’obiettivo dell’Autorità è quello di delineare un assetto dei mercati retail in grado di facilitare l’orientamento dei clienti finali nel mercato libero. Le offerte PLACET mirano a soddisfare tale esigenza:

  • hanno caratteristiche standard con prezzi liberamente stabiliti dal fornitore ed a condizioni contrattuali definite dall’Autorità
  • prevedono la sola fornitura di energia, senza l’aggiunta di servizi aggiuntivi (addendum economici o condizioni ulteriori).

Si tratta dunque di offerte ibride per accompagnare i clienti finali e le piccole imprese, appartenenti ancora al mercato tutelato, verso il mercato libero. 
Ricorda che NON sei obbligato ad accettare tacitamente l’offerta PLACET, ma puoi liberamente confrontare i prezzi e scegliere la tariffa più conveniente con i servizi aggiuntivi fatti su misura per te.

Cosa sono le offerte PLACET?

Acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela, le offerte PLACET si rivolgono ai clienti di piccole dimensioni in particolare a tutti i clienti domestici e non domestici:

  • per il settore elettrico, connessi in bassa tensione
  • per il settore del gas naturale, titolari di PDR con consumi annui inferiori a 200.000 Smc (fanno eccezione i clienti relativi alle attività di servizio pubblico).

La ragione è da rintracciare nel fatto che tali categorie di clienti non dispongono di una completa consapevolezza e comprensione del significato delle clausole contrattuali. Di norma le sottoscrivono per mera adesione, rispetto ai clienti di maggiori dimensioni i quali godono, invece, di una maggiore negoziazione sul prezzo.
Le offerte PLACET sono entrate a far parte del menu di offerta dei venditori di energia elettrica e gas damarzo 2018. Vediamo insieme la convenienza ad attivare una simile tipologia d’offerta o se invece ci sono soluzioni migliori per un passaggio allo stesso modo consapevole, verso il libero mercato.

Leggi anche: Servizio di maggior tutela per la luce?

Caratteristiche delle offerte PLACET

Si tratta di offerte standard che prevedono condizioni contrattuali fissate dall’Autorità ed altre liberamente definite tra le parti, ma rispondenti a determinati corrispettivi.
Le offerte PLACET prevedono:

  1. Condizioni generali di fornitura “uniche”
    l’Autorità predispone un modulo delle condizioni generali di fornitura che possa essere volontariamente utilizzato dai venditori per la propria offerta PLACET;
  2. Strutture di prezzo
    differenziate in base al cliente cui sono rivolte rispetto ai costi di approvvigionamento e commercializzazione
  3. Due possibili formule di prezzo a scelta del cliente
    1. un prezzo fisso, determinato dalla negoziazione tra venditore e cliente finale e mantenuto invariato per 12 mesi
    2. prezzo variabile, aggiornabile periodicamente in base ad un’indicizzazione predeterminatadall’Autorità e collegata al valore all’ingrosso di luce e/o gas;
  4. Livelli di prezzo liberamente determinati dalle parti
    per i soli corrispettivi associati all’approvvigionamento della materia prima energia elettrica e gas naturale e alla commercializzazione, senza la possibilità di includere servizi, bonus o oneri aggiuntivi. Il livello di prezzo sarà definito da ogni venditore a livello nazionale e potrà essere aggiornato con cadenza mensile.
Offerta Placet: tabella esplicativa

Fonte: documento di consultazione 204/2017/R/com – AEEGSI

Per la fatturazione, verrà applicata la disciplina TIF (Testo Integrato Fatturazione) senza possibilità di prevedere deroghe, come invece accade nel  mercato libero. Il contratto ha durata indeterminata con condizioni economiche rinnovate ogni 12 mesi. Il fornitore ha l’obbligo di informare il cliente circa le eventuali modifiche di prezzo con adeguato anticipo rispetto alla scadenza di 12 mesi. 

Applicazione offerta PLACET

Prima i clienti finali passati a Tutela Simile e poi tutti gli altri riceveranno entro tre mesi dalla scadenza del contratto un’apposita comunicazione scritta da parte del proprio fornitore. Il fornitore è tenuto a dire che nel caso in cui il cliente non proceda in autonomia alla scelta di un’offerta del libero mercato, gli sarà applicata da parte del fornitore ammesso l’offerta PLACET
Nel contempo il fornitore sarà tenuto a realizzare una pagina sul proprio sito dedicata alle proprie offerte PLACET. Sia quella a prezzo fisso che quella a prezzo variabile.

In linea generale i venditori saranno chiamati alla massima trasparenza nelle informazioni relative a tali offerta. Saranno chiamati anche ad adottare ogni ragionevole misura per soddisfare le esigenze di informazione e assistenza dei clienti nella valutazione delle stesse.

Immagine a vignetta offerta placet

Conviene l’offerta PLACET? 

Così come detto in precedenza, l’obiettivo di tali offerte è quello di orientare i clienti finali nel passaggio dal mercato di Maggior Tutela al libero mercato dell’energia elettrica e gas. Vale a dire un mercato in cui ciascun consumatore è libero di scegliere il fornitore confrontando i prezzi e le caratteristiche di vendita. Per fare ciò con consapevolezza è bene iniziare fin da subito e passare al mercato libero sin da adesso ti risparmierà inutili ulteriori passaggi in futuro.

Inoltre ricorda che le offerte PLACET, essendo offerte ibride, sono caratterizzati da un prezzo stabilito dal fornitore e condizioni contrattuali uguali alla maggior tutela, ciò significa che non possono includere sconti, premi o promozioni (servizi aggiuntivi che invece ritrovi già nelle offerte dei principali fornitori del libero mercato).

Leggi anche: Passaggio obbligatorio al Mercato libero: tutto quello che c’è da sapere

Taglio della colonna del gas: come fare il ripristino e quanto costa?

Taglio della colonna del gas: come fare il ripristino e quanto costa?

Il taglio alla colonna dei tubi del gas avviene in seguito a morosità e interrompe dall’esterno il flusso del gas metano al contatore.
Cosa fare per riallacciare il gas dopo il taglio e quali sono i costi da pagare per il ripristino dell’utenza?

Quando il fornitore esegue il taglio?

Cosa fare dopo il taglio della colonna del gas?

Il taglio della colonna della tubazione del gas avviene in seguito al mancato pagamento di una bolletta del gas. In caso di morosità il fornitore invia al cliente un primo sollecito per il pagamento e poi, se l’utente continua a non pagare, una raccomandata con il preavviso di distacco della fornitura.
La semplice sospensione dell’utenza del gas consiste nell’applicazione del sigillo al contatore del metano. In questo modo non si può più aprire la valvola e il flusso di gas è interrotto. La sospensione dura fino a quando il cliente salda il debito contratto al fornitore.
Una volta effettuato il pagamento il tecnico del distributore locale deve provvedere a riattivare il servizio del gas entro un giorno lavorativo dal ricevimento della richiesta.

Il taglio della colonna del gas può avvenire quando, in seguito a morosità, il fornitore non riesce a sospendere il servizio poiché il contatore del gas non è accessibile dall’esterno.

In alcuni casi la sospensione del contatore del gas non è possibile, ad esempio quando il contatore è posizionato all’interno dell’abitazione oppure nella proprietà del cliente. Quando il contatore del gas non risulta accessibile dall’esterno, il tecnico potrebbe non riuscire a chiuderlo, se l’inquilino è assente oppure si rifiuta di aprire. Come ultima possibilità rimane quindi il cosiddetto taglio della colonna. Il cliente viene avvisato sempre tramite raccomandata della possibilità che avvenga il taglio della colonna.
Nella comunicazione che dovrebbe ricevere il cliente sono riportati i costi che verranno addebitati al cliente per l’intervento ed anche per il successivo ripristino del servizio.

Leggi anche “Servizio di maggior tutela per la luce – Cos’è?”

Cos’è il taglio della colonna del gas?

Questa operazione consiste nel tagliare fisicamente la tubazione all’esterno dell’edificio per bloccare l’afflusso di gas metano all’utenza.

Questa operazione avviene prima del contatore, sulla derivazione che collega la tubazione che passa in strada al contatore della casa. 
Il taglio della colonna può avvenire anche se l’utenza si trova in un palazzo, quando ad esempio il contatore del gas si trova sul balcone. In questi casi il taglio può avvenire sulla colonna montante, ossia sulla tubazione verticale che trasporta il gas ai vari piani dell’edificio, con l’utilizzo di un cestello.

L’intervento, così come tutte le operazioni tecniche, viene sempre eseguito dal distributore locale, proprietario del contatore del gas a prescindere dal tuo fornitore con il quale hai il debito.

Cosa fare per il ripristino dopo il taglio colonna del gas?

In seguito al taglio colonna il cliente moroso deve provvedere a saldare il debito con il fornitore e richiedere una nuova attivazione.
Quando il fornitore procede al taglio della colonna di solito ha anche avviato la procedura per la cessazione amministrativa. La cessazione amministrativa comporta la chiusura definitiva del contratto da parte del fornitore. Il cliente quindi, per poter riattivare il servizio deve sottoscrivere un nuovo contratto di subentro con un altro gestore.

Anche nel caso in cui il proprietario si accorga che è stato effettuato il taglio della colonna per causa dell’inquilino affittuario che ha lasciato la casa, è necessario chiedere il subentro con il ripristino del servizio ad un altro gestore. Il debito rimane sempre a carico del precedente inquilino moroso ed il proprietario (o il nuovo inquilino) non è tenuto a pagarlo.

  • I dati necessari per sottoscrivere un nuovo contratto sono:
  • i dati del nuovo intestatario:
    nome, cognome e codice fiscale
  • il codice identificativo dell’utenza:
    PDR per il gas (oppure la matricola del contatore del gas)
  • l’indirizzo della fornitura
  • il codice IBAN, se preferisci la domiciliazione bancaria
  • un documento d’identità valido

Una volta inviata la richiesta per la riattivazione del gas riceverai un preventivo con specificato l’importo della spesa per l’intervento. Quando il preventivo viene pagato, viene fissato un appuntamento con il tecnico del distributore che esegue il riallaccio al gas. Effettuata l’operazione il contatore del gas risulta libero e contendibile e l’utente può chiedere l’attivazione che avviene:

  • in massimo 12 giorni lavorativi

Se ti hanno tagliato la colonna del gas senza alcun preavviso, puoi inviare un reclamo al fornitore e fare ricorso.

Quanto costa il riallaccio dopo il taglio della colonna del gas?

La spesa per allacciare di nuovo l’utenza del gas è a carico dell’intestatario del contratto.

L’importo preciso viene indicato sul preventivo che il cliente riceve quando richiede la riattivazione.
L’ammontare della spesa dipende dal tipo di intervento e può variare di molto, arrivando anche a migliaia di euro.
Se l’operazione è semplice viene effettuata da un solo tecnico e non comprende lavorazioni particolari il costo totale può essere di circa 250 euro, sia per la chiusura che per il ripristino.
Nel caso in cui l’intervento richieda l’impiego di attrezzature speciali, come un cestello per lavori in quota, oppure opere di scavo della pavimentazione stradale la spesa può essere molto più elevata.

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Oneri di sistema nella bolletta del gas? Che costi sono?

Oneri di sistema nella bolletta del gas? Che costi sono?

Le voci sulla bolletta del gas sono numerose e non sai cos’è la spesa per gli oneri di sistema? Leggiamo insieme la bolletta!

La bolletta del gas metano è formata da quattro componenti principali:

  • Spesa per la materia prima gas
  • Spesa per il trasporto e las gestione del contatore
  • Oneri di sistema
  • Totale imposte e IVA
Fornello Gas - oneri di sistema

Cos’è la spesa per gli oneri di sistema nella bolletta del gas?

Gli importi degli oneri generali di sistema sono stabiliti periodicamente dall’Autorità. Tra quelli che il cliente si trova a pagare in bolletta ci sono:

  • RE: costi di interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti rinnovabili
  • RS: costi di qualità dei servizi gas
  • UG1: costi di eventuali conguagli e squilibri del sistema di perequazione
  • UG2: costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio
  • TAU1: costi di capitale relativi al servizio di distribuzione, commercializzazione e misura
  • TAU3: costi operativi, ed è variabile secondo la suddivisione negli 8 scaglioni tariffari.

Per una famiglia tipo con consumi annui di gas pari a 1400 Smc, la spesa per gli oneri di sistema corrisponde al 27,6% del totale della bolletta del gas.

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Dove si trovano?

In bolletta, queste spese compaiono tra le varie voci costitutive della fattura.

Voci aggiuntive nella fattura!Molto spesso in bolletta si può trovare la voce “Altre partite” che include tutte quelle spese che normalmente non sono già comprese in fattura, come ad esempio i contributi di allacciamento o l’addebito/ restituzione del deposito cauzionale.

Nel dettaglio della bolletta questa voce è differenziata per scaglioni di consumo: infatti, gli Smc fatturati per alcuni costi vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo annuo del cliente finale.

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