Illuminazione led: come risparmiare innovando!

Illuminazione led: come risparmiare innovando!

Illuminazione Led: Scopri come migliorare la qualità della tua illuminazione senza rinunciare al risparmio.

e led

Nella voce popolare il termine “risparmio” è un tema che crea sempre maggiormente dibatti e schieramenti.
In rete esistono tantissimi articoli su come avere un risparmio, sull’ambientalismo e sul mondo del’efficientamento energetico, ma nonostante ciò persiste la disinformazione.
Anche la rivoluzione led, ormai iniziata qualche anno fa, è vittima di distorsioni.

L’obiettivo di questo articolo è di dare una chiarezza oggettiva alla tecnologia led. Oltre a consigliarti come risparmiare sulla bolletta della luce ed energia con pochi semplici accorgimenti.

Che cos’è l’illuminazione led e come funziona?

Per definizione l’acronimo LED Light-Emitting Diodes indica la tecnologia rivoluzionaria dell’illuminazione a semiconduttori, rispetto alle classiche alimentazioni a filamento o gas dell’illuminazione solida.
Questi semiconduttori sfruttano il movimento di cariche negative, chiamati elettroni, per produrre energia e luce, quindi un metodo più rapido e che richiede meno sforzo rispetto alle lampadine classiche.

Infatti il dispositivo Led emana un’illuminazione priva di infrarossi e raggi ultravioletti che permette di risparmiare energia. Non solo, consente di produrre una luce con qualità superiore, definita “fredda”, in quanto non si scala a differenza delle tradizionali.

Soffito a illuminazione led

Sul mercato esistono varie tipologie di Led che cambiano tonalità a seconda della loro temperatura misurata in gradi Kelvin:

• Tra i 2500K e i 3000K abbiamo i Led Bianco Caldo
• Nella fascia fra 3550K e 5000K abbiamo i Led Bianco Neutro
• Oltre i 5100 abbiamo i Led Bianco Freddo

Rimanendo sui tecnicismi, un’altra unità di misura utile per le comparazioni è l’unità Lumen. Tale unità permette di descrivere la potenza e il raggio di illuminazione di un dispositivo Led a seconda delle esigenze (esempio per i locali ampi servono lampadine sui 2000 Lumen mentre per lampadine da scrivania ne bastano 500).

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Quali sono i veri vantaggi di un’illuminazione led?

La matematica non è un’opinione. Dati alla mano è possibile vedere come la tecnologia Led vinca senza dubbi confrontata con lampadine ad incandescenza (classiche) e quelle a risparmio energetico.

È vero che le lampadine Led costano di più delle lampadine classiche. Tuttavia nel lungo periodo il margine viene non solo pareggiato, ma risulta più conveniente, ed ora te lo mostreremo con un esempio:

Facendo una media le lampadine classiche ad incandescenza consumano circa 400 kWh all’anno per l’illuminazione, spendendo circa €75. Questo costo diminuisce leggermente per chi ha già convertito la propria illuminazione a lampadine a fluorescenza dette anche a risparmio energetico ovvero 250 kWh per circa €50.

A questo punto non rimane che parlare dei numeri della tecnologia Led, che per illuminare lo stesso numero di ore rispetto alle due precedenti utilizza 60 kWh, quindi poco più di €10. Ecco perché nonostante inizialmente costino di più, il prezzo più alto viene recuperato grazie al risparmio legato al consumo, ma soprattutto sulla loro durata.

Le lampadine a Led mediamente durano molto di più di qualsiasi altro tipo, mediamente tre volte di più, facilitate dal sistema di accensione e spegnimento via semiconduttori che implica meno fatica e le deteriora meno.

Illuminazione a led: mercato e la nostra soluzione

I primi tipi di Led rudimentali (e non quelli che conosciamo oggi), furono prototipati circa nei primi 20 anni del 1900. Da allora scienziati e studiosi perfezionarono sempre più le reazioni fisiche utilizzando progressivamente elementi diversi.

Per vedere le prime illuminazioni Led simili a quelli che conosciamo oggi e anche la loro commercializzazione ed utilizzo di massa, dobbiamo aspettare il 1970 circa, quando alcune aziende, anche se in un piccolo numero, iniziarono la produzione di Led inizialmente per equipaggiamenti costosi da laboratorio e per poi passare a calcolatrici, televisori, radio, telefoni e molto altro.

Oggi il fenomeno di produzione, commercializzazione ed utilizzo da parte di persone fisiche ed aziende, ha preso il sopravvento ed è in continua crescita, a tal punto da assumere l’attributo di “rivoluzione Led”.

E’ proprio per questo che la propensione all’acquisto è cresciuta esponenzialmente, dati i conosciuti vantaggi in ottica di risparmio energetico.

Per iniziare è una scelta anche da noi consigliata per diminuire i costi della tua bolletta.

Tuttavia oggi ti proponiamo una soluzione integrativa all’acquisto di luci led, grazie alla possibilità di avere una consulenza energetica gratis ad hoc sulle tue bollette e quindi fornendoti un’analisi completa che verificherà il tuo allineamento con i trend di mercato.

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Risparmio a casa: fino a 90 euro grazie allo stand-by

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Guida per ottenere il massimo risparmio in bolletta con il minor sforzo

LA DOMANDA CHE DOVRESTI PORTI

Risparmio. Una parola spesso al centro dei nostri pensieri.

Ti è mai capitato di chiederti: “quanto potrei risparmiare in bolletta se spegnessi il funzionamento “stand by” di tutti gli elettrodomestici presenti in casa?”
È una domanda molto interessante, che sicuramente parecchie persone si sono fatte, e probabilmente anche tu se sei atterrato su questo articolo.

La buona notizia è che finalmente avrai una risposta!

È stato analizzato e studiato che riducendo gli sprechi si può risparmiare fino a 90 euro!
Non solo! Il risparmio in bolletta può aumentare ulteriormente scegliendo un’offerta di Mercato Libero.

PERCHÈ SPEGNERE LA FUNZIONALITÀ STAND BY?

Oggigiorno in ogni casa sono presenti tantissimi apparecchi elettrici; molti di questi sono sempre attaccati alla corrente, 24 h su 24, 7 giorni su 7, nella cosiddetta modalità “stand by”.

La maggior parte delle persone crede che questa modalità non abbia peso nelle bollette che ricevono, ma tu evidentemente no, dato che ti stai informando a riguardo! Vero?
Siamo felici di dirti che purtroppo è un’altra la realtà dei fatti e, che a differenza tua, il maggior numero di persone di sbaglia!

Spegnere La modalità stand by fa bene sia all’ambiente che ai tuoi risparmi!

RISPARMIO IN BOLLETTA: COME SI CALCOLA?

Esiste una tecnologia, definita “smart meter”, che viene collegata ad un quadro elettrico o ai classici contatori della Luce ed è in grado di rilevare i consumi totali dell’abitazione o dell’edificio.
Inoltre, è in grado di calcolare i consumi degli elettrodomestici più importanti presenti in casa in modo separato.

Grazie a questa tecnologia è stato accertato che mettere in stand by gli elettrodomestici comporta uno spreco di energia pari ad una cifra compresa tra il 10% e il 20% dell’abitazione!

Chiaramente questo dato è sensibile ad innalzamenti all’aumentare degli elettrodomestici presenti in casa.

QUESTI VALORI CAMBIANO IN BASE ALLE TIPOLOGIE DI FAMIGLIE?

La risposta è: sì!

Queste analisi di risparmio prendono in esame tre tipi famiglie:

  • Grande = 3.800 kWh/anno
  • Standard (2 adulti e 1 o 2 bambini) = 2.700 kWh/anno
  • Single o Coppia (1 o 2 adulti) = 1.500 kWh/anno
FAMIGLIA GRANDE

La famiglia grande solitamente:

  • È composta da 2 adulti e 3 bambini (o più)
  • Ha mediamente una casa indipendente di 150 mq
  • Ha un contatore a 4.5kW
  • Ha una dozzina di elettrodomestici in casa

            Spreco energia in stand by medio = 16 % Risparmio = 90 euro / anno

La famiglia grande ha una spesa annua di circa 750 euro (tariffa mercato Tutelato).
Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 16%, tradotto in euro circa 90 euro annui.

FAMIGLIA STANDARD

La famiglia standard solitamente:

  • È composta da 2 adulti e 2 bambini
  • Ha mediamente una casa indipendente di 100 mq
  • Ha un contatore a 3kW
  • Ha una decina di elettrodomestici in casa

            Spreco energia in stand by medio = 13 % Risparmio =  53 euro / anno

La famiglia standard ha una spesa annua di circa 500 euro (tariffa mercato Tutelato).
Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 13%, tradotto in euro circa 53 euro annui.

FAMIGLIA SINGOLE O COPPIA

La famiglia coppia o single solitamente:

  • È composta da 1 o 2 adulti
  • Ha mediamente un appartamento di 80 mq
  • Ha un contatore a 3kW
  • Ha 7 o 8 di elettrodomestici in casa

            Spreco energia in stand by medio = 10 % Risparmio =  18 euro / anno

La famiglia Coppia o Single ha una spesa annua di circa 330 euro (tariffa mercato Tutelato).
Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 10%, tradotto in euro circa 18 euro annui.

In tutti e tre i casi il risparmio è concentrato nella prima voce della bolletta, ovvero quella della “materia prima energia”, mentre una voce come “gestione e trasporto di contatore” varia poco in bolletta, perché dipende dalla potenza e non da il quantitativo di consumo elettrico.

Per quanto riguarda invece il target famiglia standard, nella voce “imposte” della bolletta, è presente una grande diminuzione di costo, anche fino ad il 21%, perché ci sono degli incentivi statali dovuti ad un minor consumo.

PERCHÈ ALIMENTARE UN AUTO CHE È FERMA ?

Ora che hai tutte le informazioni per poter comprendere questa opportunità, avrai notato che i vantaggi sono molteplici!

Una semplice azione che garantisce il risparmio e salvaguardia gli ambienti che ci circondano, evitando inutili sprechi di energia.

Perché alimentare con della benzina una macchina che è ferma? Inquina, è uno spreco di denaro e non ha assolutamente nessun tipo di scopo o vantaggio.

lampadina stacca presa per ottenere un risparmio

CI SONO ALTRI MODI PER OTTENERE UN RISPARMIO?

Sì! Oltre a diminuire il consumo elettrico, è possibile diminuire ulteriormente il prezzo in bolletta.

Come? Scegliendo una tariffa Luce più economica presente all’interno del Mercato Libero. Alcuni fornitori propongono offerte Luce a prezzi migliori, cambiando così il risparmio della “materia prima”, ovvero dell’energia elettrica, mentre altre voci della bolletta, come oneri e imposte, restano invariate perché sono decise dall’autorità.

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Sicuramente avrai un sacco di domande a cui cerchi risposta. Domande come: “In che categoria di famiglia rientro?”, “Quanto potrei risparmiare?”, “Come potrei scegliere una tariffa più economica?” e altre domande di questo tipo.

È comprensibile, sono tematiche complicate per una persona che non vive questo settore quotidianamente.

Quindi per avere ulteriori informazioni a riguardo, lascia un commento qua sotto o ricevi analisi gratuita della tua bolletta odierna, scoprendo quando puoi risparmiare in bolletta passando a Power.it

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Scopri cos’è il Bonus Ristrutturazione 2020 e come funziona.
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Bonus Ristrutturazione 2020: tutto quello che devi sapere

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In cosa consiste il Bonus Ristrutturazione 110% ?
Scoprilo in questo articolo e compila il quiz che ti dirà subito se ne hai diritto.

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Bonus Ristrutturazione 2020

Bonus Ristrutturazione 2020: Il Decreto Rilancio emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020 disciplina il cosiddetto “Superbonus”, ovvero un incentivo all’investimento che permette di recuperare il 110% in 5 anni delle spese dovute a ristrutturazione per efficientamento energetico.

Sembra complicato, tuttavia passo dopo passo in questa guida troverai tutte le risposte alle tue domande sul Bonus Ristrutturazione 2020.

Iniziamo? Continua leggere l’articolo o vai subito alla pagina Costruiamo insieme il tuo Bonus Ristrutturazione per scoprire se ne hai diritto.

BONUS RISTRUTTURAZIONE 2020: COS’È IL SUPERBONUS ?

Il Superbonus 110% è un incentivo previsto dal Decreto Legge emanato dallo Stato Italiano per spronare il rilancio economico post Covid-19, infatti questa opportunità sarà in vigore fino a Dicembre 2021, ad eccezione di prolungamenti.

Questo Decreto permette di recuperare il 110% in 5 anni per un investimento che riguarda interventi di efficientamento energetico, antisismico, oppure interventi di installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per ricaricare veicoli elettrici.

TIPOLOGIA DI INTERVENTI

Trainanti o Principali:

  • Interventi di isolamento termico sugli involucri (cappotto termico)
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni degli edifici
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • Interventi antisismici

Oltre agli interventi trainanti ci sono anche quelli aggiuntivi, ovvero interventi che devono essere fatti con almeno uno di quelli principali.

Aggiuntivi:

  • Montaggio di pannelli fotovoltaici
  • Interventi di efficientamento energetico
  • Montaggio di batterie di energia collegati ai pannelli
  • Montaggio di colonnine utili a ricaricare auto elettriche

LA NOVITÀ DEL SUPERBONUS 110%!

Queste nuove misure di detrazione previste dal Bonus Ristrutturazione 2020, vanno ad integrarsi a quelle già previste in passato per gli interventi di recupero edilizio. Ad esempio quelle per ridurre il rischio sismico (Sismabonus) e di riqualificazione degli edifici (Ecobonus) Così facendo si aumenta il tasso di recupero fino ad il 110% in 5 anni!

COME È POSSIBILE RECUPERARE IL 110% IN 5 ANNI ?

Continua leggere l’articolo o vai subito alla pagina Costruiamo insieme il tuo Bonus Ristrutturazione per scoprire se ne hai diritto.

La detrazione è pari ad il 110% rispetto all’investimento sostenuto ed è da ripartire in 5 quote annuali di pari importo entro i massimali di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

Dato che per una persona fisica è sostanzialmente impossibile recuperare decine di migliaia di euro in soli 5 anni attraverso una detrazione diretta delle proprie imposte, sono state introdotte delle modalità utili ai privati ai fini di recuperare il 110% dell’importo investito in 5 anni:

Queste due modalità sono state definite con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato in data 8 agosto 2020.

La cessione di credito può essere rivolta:

I riceventi possono cedere nuovamente il credito.

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

Oltre agli adempimenti di ordinaria amministrazione previsti per ottenere detrazioni, il contribuente deve acquisire anche:

  • Il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, emesso da intermediari abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni, come commercialisti, ragionieri e periti commerciali
  • Attestato Prestazione Energetica (APE) emanato da un tecnico abilitato iscritto all’albo per dimostrare che il progetto porti ad un miglioramento di almeno due classi energetiche. Questo attestato deve essere fatto sia prima che dopo gli interventi
  • Un asseverazione tecnica inerente agli interventi di efficienza energetica e di riduzione di rischio sismico, che dimostri il rispetto dei parametri tecnici indispensabili per ottenere gli sgravi fiscali e il bilanciamento delle spese sostenute rispetto agli interventi che possono essere sottoposti a sgravo
  • Comunicazione ENEA: necessaria per ottenere detrazioni per il risparmio energetico. Questa dovrà essere fatta a progetto ultimato rispettando i 90 giorni di scadenza a partire dalla data di fine intervento. È necessario compilare anche una scheda informativa che riepiloghi i dati catastali dell’immobile su cui si sono effettuati gli interventi

CHI NE HA DIRITTO:

  • I condomini
  • Persone fisiche su unità immobiliari
  • Gli istituti autonomi case popolari (IACP)
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche in modo parziale, ovvero per ristrutturazioni destinare agli immobili o a parti di immobili adibiti agli spogliatoi
  • Lavoratori autonomi e imprenditori per operazioni riguardanti gli immobili rientranti nella sfera privata
  • Seconda abitazione (ad eccezione di abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi)
  • Organizzazioni senza scopo di utile con finalità collettività
  • Organizzazioni di volontariato e di promozione collettiva iscritte  nei registri nazionali, regionali e delle provincie autonome di Trento e Bolzano
  • Cooperative di abitazioni a proprietà indivisa

POWER.IT E SUPERBONUS: IN 4 STEP

Ora che sei a conoscenza di tutte queste informazioni fondamentali riguardanti il Superbonus 110%, ti spiegheremo quello che Power.it ha introdotto, una soluzione raggiungibile in 4 semplici passi.

L’offerta che proponiamo riesce a coprire a 360° ogni step da seguire per raggiungere il Bonus, grazie alla nostra collaborazione con partner chiave dedicati, scelti personalmente da Power.it. 

I 4 moduli sono step da seguire seguendo 4 semplici passi:

  • Primo passo: Il progettista
  • Secondo passo: Il termo tecnico
  • Terzo passo: L’impresa edile
  • Quarto passo: La cessione di credito

Tuttavia, prima di approfondire ognuno di questi moduli a seconda della tua esigenza, è necessario compilare un quiz che ti dirà se puoi usufruire di questo Bonus Ristrutturazione 2020, rispondendo a semplici domande preimpostate.

Continua leggere l’articolo o vai subito alla pagina Costruiamo insieme il tuo Bonus Ristrutturazione per scoprire se ne hai diritto.

VAI AL QUIZ

PASSO PER PASSO: COSTRUIAMO INSIEME IL TUO BONUS RISTRUTTURAZIONE

Bonus Ristrutturazione 2020

  1. Primo passo: Valutare il doppio salto di classe energetica. Il progettista.

    Come prima cosa dobbiamo valutare se è possibile fare un doppio miglioramento della classe energetica, oppure se il fabbricato può beneficiare di un intervento antisismico. Se non hai un progettista di fiducia, ci pensiamo noi (Clicca sul link e compila il quiz).

    Per accedere al Superbonus 110%, come già detto in precedenza, bisogna conseguire un salto di due classi energetiche rispetto a quella attuale. Questo è possibile mediante uno o più interventi a seconda della classe stessa (paragrafo TIPOLOGIA DI INTERVENTI)

    Questi interventi correlati al Bonus Ristrutturazione 2020, devono essere presentati nei dettagli da un progettista. Il progettista deve accertare il progetto da eseguire attestando, in base alla tipologia di destinatario e di abitazione, anche una congruità delle spese sostenute in concomitanza agli interventi agevolati.

    Lo stesso vale anche per gli interventi riguardo il sisma-bonus.

  2. Secondo passo: Rilascio certificazione energetica. Il termotecnico.

    Come seconda cosa dobbiamo valutare se è possibile fare un doppio miglioramento della classe energetica, oppure se il fabbricato può beneficiare di un intervento antisismico. Se non hai un progettista di fiducia, ci pensiamo noi (Clicca sul link e compila il quiz).

    Il termo-tecnico è quella figura essenziale che permette di certificare il salto di classe energetica, effettuando due test, uno prima dei lavori di progettazione e costruzione ed uno dopo. 

    Ovviamente è un ente che avendo una certa responsabilità, agisce solamente abilitato da una stipulazione obbligatoria di una polizza di assicurazione. A tutela dei possibili danni di risarcimento nei confronti del cliente a cui viene eseguita la prestazione.

  3. Terzo passo: Procedere con i Lavori. L’impresa.

    Hai già un’impresa di fiducia? Bene. In alternativa puoi affidare ai nostri partner i Lavori veri e propri, dalla parte edile, alla parte termica, fino ad arrivare ad il fotovoltaico e all’accumulo di energia (Clicca sul link e compila il quiz).

    L’impresa edile è l’ente addetto alla prestazione vera e propria di costruzione ed installazione degli interventi rientranti nel decreto per ottenere il Superbonus 110%.

    Il pagamento di questa deve avvenire mediante bonifico bancario con la causale corretta volta a descrivere la prestazione, C.F. del beneficiario e P.I. del soggetto destinatario.

  4. Quarto passo: Ricevere il credito. La cessione.

    Il credito d’imposta maturato, pari al 110% dell’importo investito, è un guadagno certo. Si può utilizzare per pagare imposte e tasse, oppure cederlo ad un’azienda, ad una banca o ad altri enti, come sopra elencato (paragrafo COME È POSSIBILE RECUPERARE IL 110% IN 5 ANNI?).

    Preferisci cedere il credito e non sborsare neppure un euro di acconto? Abbiamo già una partnership con aziende e banche, possiamo finanziare gli acconti delle imprese e comprare il credito maturato (Clicca sul link e compila il quiz).

    In accordo con il fornitore si può ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere, che egli recupera sotto forma di credito d’imposta, oppure si può optare per una cessione a terzi, comprese banche e finanziarie per un credito di imposta pari alla detrazione spettante. 

Ora che ne sai tutto il necessario puoi ricevere chiarimenti personalizzati, compilando il seguente quiz, che ti permetterà di fare chiarezza sulla tua situazione, per capire se hai diritto a ricevere, e in caso come ottenere, il Bonus.

Hai diritto al Bonus Ristrutturazione 2020? Scoprilo facendo il QUIZ

Domiciliazione bancaria: tutti i vantaggi in bolletta

Domiciliazione bancaria: tutti i vantaggi in bolletta

La domiciliazione bancaria fa sicuramente al caso tuo: ha una lunga serie di vantaggi.
Primo fra tutti non correrai il rischio di dimenticarti il pagamento delle bollette di luce e gas. Inoltre non dovrai recarti fisicamente in posta tutte le volte.
Non è finita, vediamo nel dettaglio i vantaggi.

Con la maggior parte dei fornitori, il cliente è libero di scegliere il metodo di pagamento che preferisce (domiciliazione bancaria o bollettino postale). Anche per la ricezione delle bollette c’è opzione di scelta tra fatturazione cartacea o per email.

Il nostro consiglio è quello di scegliere la domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette. Il motivo? Ti permette di avere una serie di vantaggi, che il bollettino postale non ti dà. Inoltre, puoi abbinare il pagamento tramite RID bancario con la ricezione delle bollette per email. In questo modo, risparmierai carta e non incorrerai nel rischio di non ricevere la posta.

Cos’è il SEPA (SDD)?

Il Sepa Direct Debit (SDD) ha sostituito, dal 1° febbraio 2014, la domiciliazione su conto corrente (RID) per tutte le bollette della luce e del gas. Il SEPA Direct Debit è lo strumento di pagamento. Permette al fornitore di disporre gli incassi in euro all’interno dell’area SEPA in base ad un accordo preliminare tra creditore (fornitore di energia elettrica) e debitore (cliente). Il che consente di addebitare in modo automatico il dovuto sul conto bancario del cliente.

Nel caso di bollette della luce e del gas il pagamento è definito Recurrent, ovvero i pagamenti di tipo ricorrente. Mentre sono chiamati One-off quei pagamenti una tantum, per fare fronte ad una necessità specifica e definita.

Vantaggi della domiciliazione bancaria

Il primo grande vantaggio della domiciliazione bancaria è che eviterai lunghe code alla posta o nei centri Sisal per il pagamento delle bollette. L’importo della fattura infatti viene scalato automaticamente dal conto corrente bancario o postale del cliente, senza che questo debba fare alcun tipo di operazione. Trascorrono circa 10 giorni dal ricevimento della bolletta. In questo modo puoi verificare se l’importo della fattura è corretto e, se dovesse esserci qualcosa da correggere o modificare, hai il tempo per richiedere la ri-emissione del documento, il quale sarà direttamente accreditato sul tuo conto, senza quindi nessuna confusione o il rischio di doppi pagamenti.

Inoltre, vedrai scalata la somma delle due bollette gas ed energia elettrica sommate: unificando il pagamento delle due forniture eviti il doppio costo dell’operazione.

Non solo, grazie al SEPA infatti, non corri mai il rischio di dimenticare il pagamento delle fatture (evitando tutte le eventuali problematiche del caso). Non solo, puoi reperire tutti i pagamenti in modo veloce (anche dalla tua home banking), senza il rischio di perdere la ricevuta.

Anche a livello economico, potresti avere grandi vantaggi perché:

  1. Le offerte più vantaggiose sono riservate a clienti che pagano tramite Iban;
  2. Ti permette di risparmiare il costo del bollettino postale, che si aggira intorno 12€ all’anno;
  3. Se scegli questo metodo di pagamento, il gestore non prevede alcun deposito cauzionale al momento della sottoscrizione del contratto di fornitura (cosa che invece ti potrebbe richiedere con il bollettino postale);

Quando viene scalato l’importo della bolletta? Ricorda che l’importo della fattura non viene scalato immediatamente dal tuo conto corrente ma, come anticipato, passano una decina di giorni dal ricevimento della bolletta. Avrai così tutto il tempo necessario a verificare che l’importo fatturato sia esatto e comunicarlo per emettere un nuovo documento corretto.

Offerte attivabili solo con RID bancario

Come dicevamo, uno dei grandi vantaggi della domiciliazione bancaria è che ti permette di aderire alle offerte online, che solitamente sono le più vantaggiose sul mercato. Infatti, molti fornitori di luce e gas riservano le migliori offerte ai clienti che scelgono di ricevere le bollette per email e pagare tramite RID bancario.

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Fasce orarie di consumo: F1, F2, F3. Cosa sono?

Fasce orarie di consumo: F1, F2, F3. Cosa sono?

Come sono definite le fasce orarie di consumo nella bolletta della luce, F1, F2 e F3?
È possibile risparmiare scegliendo la giusta tariffa luce (monoraria o bioraria)? Sì, scopriamo insieme come.

Le fasce orarie di consumo nella bolletta luce

Con lo scopo di promuovere e favorire comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, l’Autorità ha fissato delle fasce orarie di consumo. Per ogni fascia oraria è associato un livello di prezzo diverso che riflette l’effettivo costo della produzione elettrica in quella fascia oraria. Tutti i contatori elettronici sono programmati per rilevare i consumi dei clienti distinguendoli tra le varie fasce orarie di consumo. I vecchi contatori meccanici non consentivano questa distinzione.
Le fasce orarie di consumo sono state definite dall’Autorità e non cambiano tra Enel, Eni gas e luce, Acea, Hera, A2A e gli altri fornitori.

F1 (ore di punta)dalle 8:00 di mattina alle 19:00 dal lunedì al venerdì, festività nazionali escluse
F2 (ore intermedie)dalle ore 7:00 alle ore 8:00 la mattina, dalle ore 19:00 alle ore 23:00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 7:00 alle ore 23:00 il sabato, festività nazionali escluse
F3 (ore fuori punta)dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00 dal lunedì al sabato, la domenica e festivi tutte le ore della giornata
F23 (o F2+F3)dalle 19:00 alle 8:00 di tutti i giorni, comprese le domeniche e i giorni festivi. Questa fascia comprende le ore incluse nelle fasce F2 e F3

Nella tabella seguente troverai una rappresentazione delle fasce orarie di consumo appena descritte.

fasce orarie f1 f2 f3

Perché il costo dell’energia elettrica varia durante il giorno?

Il motivo è semplice: durante il giorno le industrie e le attività economiche sono più attive e di conseguenza i consumi sono al massimo. Al contrario, durante le ore serali e notturne i consumi sono più bassi perché gli uffici, i negozi e molte industrie sono chiusi.

Produrre energia durante i giorni infrasettimanali, quando le attività lavorative e diurne aumentano al massimo il consumo energetico, ha un costo maggiore rispetto a produrla di sera o di notte. Questo perché devono essere messi in funzione impianti più costosi (e più impianti) che fanno salire il prezzo di vendita dell’energia sul mercato elettrico. Il prezzo è infatti regolato anche dalle leggi della domanda e dell’offerta: ad un surplus di domanda corrisponde l’aumento del prezzo. Ad un eccesso di offerta sul mercato il prezzo, invece, diminuisce.
Con l’arrivo delle fonti rinnovabili di energia, come ad esempio il fotovoltaico che produce energia solamente di giorno, la differenza di prezzo nelle fasce è diminuita rispetto agli anni passati.

Offerte luce e fasce di consumo: monoraria o bioraria?

La differenza di prezzo tra le fasce riflette il costo reale della produzione elettrica, che è solo una parte del prezzo della bolletta della luce.

Per i clienti della maggior tutela, l’Autorità definisce e pubblica trimestralmente il prezzo dell’energia che gli sarà applicato ogni mese. Il prezzo della bioraria è distinto tra la fascia F1 e F23 (F2 + F3) e la differenza è relativamente minima.

Per i clienti del mercato libero sono invece valide le condizioni indicate nel contratto sottoscritto con il proprio fornitore di energia elettrica. 

I fornitori di energia elettrica offrono pacchetti che permettono agli utenti di sfruttare le diverse fasce orarie di consumo e risparmiare sui costi dell’energia elettrica. Essi offrono prezzi diversi per le varie fasce di consumo. Il contratto di fornitura può avere una tariffa a seconda delle esigenze:

  • Monorario: il prezzo dell’energia elettrica rimane lo stesso in tutte le ore del giorno e nei giorni della settimana (F0);
  • Biorario: il prezzo dell’energia elettrica varia sulla base di due fasce orarie, sia quelle usate dall’Autorità per il mercato tutelato (F1 e F23) sia distinte tra fasce “sole e luna” (F12 e F3);
  • Multiorario: il prezzo dell’energia elettrica varia per ognuna delle tre fasce orarie (F1, F2 e F3).

Per approfittare della tariffa bioraria, scegli il mercato liberoIl mercato tutelato comporta solo una piccola differenza di prezzo tra le fasce orarie di consumo, meno del 10%. Questa differenza è molto più significativa per alcune offerte del mercato libero, che arrivano fino al 75% di sconto tra il prezzo dell’energia il giorno e la notte e che permettono quindi di trarre maggiori benefici della tariffa bioraria.

È possibile risparmiare con la tariffa bioraria o multioraria?

Un risparmio sulla spesa di luce sfruttando le tariffe biorarie o multiorarie è senz’altro possibile.
Consigliamo ad ogni famiglia di prendere in considerazione la possibilità di sottoscrivere un’offerta che comprenda tariffe biorarie multiorarie; spesso sfruttare le fasce di consumo può risultare molto conveniente se si ha la possibilità di concentrare i consumi nelle ore serali e notturne.

Vuoi sapere se con il tuo profilo di consumo la bioraria conviene? Chiama lo 035 051 0005 (lun-ven dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00) o confronta le tue bollette e scopri il risparmio su: comparatore di bollette.

Tuttavia, spesso non è semplice per le famiglie concentrare i consumi nelle fasce di consumo meno care, a tal proposito si possono incontrare problemi di vario tipo:

  • Nel caso in cui alcuni membri della famiglia passano la maggior parte della giornata a casa, se scegliete una tariffa bioraria le vostre spese di luce e gas potrebbero aumentare considerevolmente dato che nelle ore diurne l’energia elettrica e il gas sono molto più cari con la tariffa bioraria.
  • Se si ha un’utenza con energia massima impiegata molto bassa, ad esempio pari a 3 kWh, l’utilizzo nelle ore serali di più elettrodomestici contemporaneamente potrebbe causare problemi di corrente (la luce salta). In tal caso l’utente dovrebbe aumentare la potenza e sostenere ulteriori costi.
  • Solitamente quando si concentrano i consumi durante le ore serali si disturbano i vicini, soprattutto se si abita in un condominio.
Conguaglio in bolletta: attenti ai maxi costi

Conguaglio in bolletta: attenti ai maxi costi

Capita, a volte, di ricevere sorprese molto sgradevoli per posta. Ad esempio una bolletta pazza con importi altissimi. Questo accade spesso con le bollette di conguaglio, che arrivano una volta all’anno e che includono i consumi non fatturati nelle bollette precedenti.

Ma attenzione, prima di far scattare l’allarme, verifica che si tratti effettivamente di una bolletta di conguaglio e non di un errore di fatturazione.
Nel secondo caso puoi scrivere al tuo fornitore per chiedere spiegazioni.

Che cos’è un Conguaglio?

La definizione contabile di Conguaglio è: operazione di pareggio tra due partite, in base all’importo totale dovuto e a quanto è già stato pagato. Per estensione, somma con la quale si salda il dovuto per ripristinare il pareggio. Etimologia: dal latino “aequus”, “uguale, piano, equo”.s.m.

Come dimostra anche l’etimologia, il conguaglio è un importo dovuto per pareggiare i conti con il fornitore. Concretamente il pareggio avviene perché spesso i consumi sono stimati invece che effettivi. L’importo dipenderà quindi dai volumi consumati ma non fatturati e valorizzati secondo le condizioni determinate dalla tariffa dell’utenza.

Conguaglio: le uniche cause di una bolletta troppo alta?

  1. Hai un’offerta inadeguata per il tuo profilo di consumo. Ad esempio, hai attiva una tariffa monoraria quando ti converrebbe attivare un’offerta bioraria e viceversa;
  2. Non hai mai inviato l’autolettura: ovvero effettuare autonomamente la lettura del contatore di luce o gas e comunicarla al fornitore, nel periodo di tempo da lui indicato. In questo modo eviterai le bollette di conguaglio;
  3. L’efficienza energetica della tua abitazione è troppo bassa;

Come riconoscere un errore di fatturazione

Il conguaglio nelle bollette è sempre una cosa spiacevole e quando c’è un errore nei calcoli il dispiacere è maggiore.  Nella nuova versione delle bollette 2.0 il conguaglio è indicato nella voce dei ricalcoli. Quando c’è una differenza tra i consumi stimati fatturati e quelli effettivi ecco che arriva il conguaglio. Quando c’è stato un errore ed il conto è sbagliato è bene rivolgersi al fornitore per chiedere una rettifica della bolletta. In effetti, è possibile che la maxi bolletta sia il frutto di un errore di fatturazione. Le cause più comuni di errore sulla bolletta sono:

  • bolletta già pagata, allo stesso fornitore o ad un altro fornitore;
  • servizi non richiesti;
  • consumi sbagliati.

In questi casi, quando c’è un errore sulla bolletta, conviene contattare il fornitore per rettificare il problema. Non è piacevole, ma almeno non devi pagare la bolletta! Se invece si tratta di un conguaglio molto elevato, l’importo indicato è dovuto al fornitore. Per evitare che accada di nuovo conviene capire le cause e minimizzare i rischi.

Per prima cosa dobbiamo accertarci che l’errore sia effettivamente reale. Se non sei sicuro della svista puoi rivolgerti ad un’associazione dei consumatori per far analizzare la bolletta e i calcoli eseguiti. Molto spesso è difficile capire con esattezza il conto nella bolletta, con la differenza tra i chilowattora consumati realmente e quelli già fatturati in passato.

L’Autorità scende in campo

Di fronte ai numerosi problemi riscontrati dai consumatori di energia, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno avviato procedimenti per regolare la situazione sul fronte della fatturazione e della gestione dei crediti da parte dei fornitori. Infatti, anche nomi noti, come per esempio EnelAcea e Eni, sono finiti nel mirino delle Autorità per alcune delle loro pratiche, tra cui la fatturazione su consumi stimati invece di quelli misurati, ritardi nella gestione dei pagamenti e dei crediti maturati da parte dei consumatori. Problemi non interamente imputabili ai fornitori, che devono fare i conti con contatori non elettronici o diffettosi, ma gestiti a scapito degli interessi dei loro clienti.