Per leggere e comprendere le fatture di gas e luce è fondamentale conoscere la differenza tra i diversi costi: costo medio unitario, costo materia energia e costo medio unitario spesa. 

Calcolando questi costi è possibile confrontare le bollette e valutare oggettivamente la convenienza di unn fornitore rispetto ad un altro.

Costo medio unitario: come si calcola?

Il costo medio unitario si ottiene dividendo il totale della bolletta in euro per i mc o kwh fatturati. Il risultato finale comprende, quindi, tutti i costi delle voci presenti in bolletta: spese di vendita + oneri di distribuzione e sistema + imposte.

La spesa di vendita nelle bollette dell’energia elettrica comprende:

  • Quota fissa di vendita (solitamente tra i 5 e 10 euro al mese);
  • Costo materia energia – costo del kw (che si vorrebbe confrontare);
  • Perdite di rete (pari al 10,4% dei kw consumati nelle basse tensioni);
  • Dispacciamento (valore definito da ARERA, pari circa a 10€/Mwh).

Nelle bollette del gas nella spesa di vendita si trovano, invece:

  • Quota fissa di vendita (solitamente tra i 6 e 10 euro al mese);
  • Costo materia energia (che si vorrebbe confrontare);
  • CCR, CPR, GRAD (Oneri ARERA) pari a circa 3 cent/smc;
  • Quota di vendita variabile (solitamente pari a 0,79 cent/smc).

Confronto bollette e offerte: quali sono i costi da valutare?

Molti consulenti confrontano le loro offerte relative al costo materia energia con il costo medio unitario spesa energia, cioè il totale delle spese di vendita diviso kwh o mc fatturati, dato che trovano facilmente in bolletta. 

Questo confronto, però, è inesatto perché il totale delle spese di vendita comprende sia il costo della materia energia o gas sia il totale di tutte le altre voci sopra esplicitate e che in ogni caso il cliente troverebbe fatturati, a prescindere da qualsiasi fornitore scelga.

Nelle bollette di gas ed energia possiamo quindi dire che il costo medio unitario spesa energia è almeno il 25% più alto del costo materia energia. Se i consumi sono bassi, l’incidenza della quota fissa fa aumentare notevolmente il costo medio unitario. 

Per fare un confronto veritiero è necessario leggere attentamente il dettaglio della bolletta e confrontare il solo prezzo dell’energia o del gas con quello dell’offerta.

Per fare un esempio pratico è come se un benzinaio ci dicesse: da me la benzina (costo della materia prima) costa solo 1 euro. E quando facciamo rifornimento ci accorgiamo che nel totale stiamo pagando anche tasse e accise, per un totale di 2 euro al litro.