Fornitori di luce e gas. Ce ne sono centinaia e tutti offrono condizioni diverse fra loro. Da quando il mercato libero dell’energia è stato introdotto in Italia si sente spesso parlare della possibilità di cambiare fornitore di luce e gas. Nonostante ciò la maggioranza delle persone è spesso restia a questo cambiamento, anche quando le condizioni sono vantaggiose e si può ottenere un notevole risparmio. La causa principale è la paura che il passaggio di fornitore luce e gas comporti dei rischi. Si pensa ad esempio che si possa restare senza luce o gas in casa.
Precisiamo immediatamente che questo rischio non sussiste. Restare senza servizi quando si cambiano i fornitori di luce e gas non si può verificare. Ma allora quali sono che corrono quelli che decidono di cambiare fornitori di luce e gas?
In realtà c’è molto disinformazione. Il cambio, infatti, comporta molti più benefici che rischi. Bisogna sapere che grazie alla regolamentazione definita dall’ARERA (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico), il passaggio non prevede stacchi di fornitura e nemmeno costi aggiuntivi. Non solo, infatti non vi è l’obbligo di confrontarsi con il fornitore attuale, ma per ovvie ragioni, esclusivamente con quello nuovo. A quest’ultimo va inviata la documentazione necessaria a stipulare un nuovo contratto.
È prerogativa del nuovo fornitore contattare i vecchi fornitori di luce e gas per procedere con le pratiche burocratiche atte a portare a termine il cambio di fornitura. Nel caso delle utenze domestiche la scelta è molto semplice: è spesso possibile ottenere un servizio migliore e dei costi minori. È particolarmente conveniente grazie al mercato libero che offre centinaia di fornitori di luce e gas con condizioni diverse fra loro.
Perché cambiare fornitori di luce e gas?
Il Mercato a Maggior Tutela è stato lasciato da numerosi utenti dall’arrivo del Mercato Libero. Grazie a quest’ultimo ognuno è in grado di scegliere una fornitura e un tipo di contratto più congeniale alle proprie esigenze. Quando parliamo di risparmio sulle bollette, non intendiamo solo costi inferiori, ma anche i servizi e le condizioni più convenienti ed a misura del consumatore. Oggi ci sono una lunghissima serie di servizi che vanno a vantaggio del consumatore e che i fornitori di luce e gas possono erogare. Vanno dalla possibilità di stipulare contratti online ai pagamenti tramite domiciliazione bancaria, fino ad un servizio assistenza clienti competente e ben organizzato. Cambiare fornitore, quindi, diventa immediato quando ci si rende conto di poter avere scelte contrattuali più interessanti. I tempi necessari per il passaggio di fornitura variano, ma solitamente si parla di trenta o sessanta giorni, necessari per la burocrazia che, come già anticipato, è compito del nuovo fornitore e non dell’utente.
Nessun rischio, ma qualche domanda
Quando ci si rende conto di ricevere bollette troppo alte e si inizia a pensare di voler cambiare fornitori di luce e gas, la prima cosa da fare è valutare quali possibilità ci offre il mercato. Spesso la domanda che ci si pone è come valutare le condizioni che ci vengono proposte. Termini tecnici e valori in bolletta sono difficili dal leggere (Leggi anche Bolletta della Luce: come leggerla e capirla) e questo spesso scoraggia chi vuole cambiare. Si può quindi dire che il vero rischio nel cambiare fornitore di luce e gas è solo quello legato a un errore di valutazione nel calcolo dei consumi che può portare alla scelta di un contratto non idoneo alle proprie esigenze. Per questo motivo esistono società di consulenza energetica che ti aiutano a valutare le offerte sul mercato. Anche Power.it dispone dei propri consulenti che ti seguiranno passo per passo nel cambio di fornitura.
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Consumo energia: Ti sei mai chiesto quanto potresti risparmiare sulle tue bollette famigliari? Probabilmente te lo stai chiedendo proprio ora dato che sei atterrato su questo articolo. Non ti preoccupare, tantissime famiglie hanno si fanno la stessa domanda tutti i giorni.
Leggendo questo articolo riuscirai a comprendere meglio i tuoi consumi energetici e capire puntualmente come agire per poter risparmiare in bolletta ed eliminare gli sprechi
Iniziamo.
IL CONSUMO ENERGETICO NELLE FAMIGLIE COME UNA PRIORITÀ
L’energia elettrica e il gas, per quanto spesso possano passare in secondo piano per tante famiglie, sono beni di prima necessità senza i quali non potremmo più vivere ormai. Essendo beni primari, sono anche alcuni tra quelli più utilizzati, e conseguentemente possono essere una delle prima voci di risparmio per il bilancio di una famiglia!
I FATTORI DI CONSUMO ENERGIA IN UNA FAMIGLIA
Il consumo energetico all’interno di un contesto famigliare è collegato strettamente a più fattori di vario genere. Ogni nucleo famigliare spende più o meno energia in base ai seguenti fattori:
Numero di persone occupanti della casa
Numero e tipo di apparecchi elettronici presenti in casa
Caratteristiche strutturali della casa
Abitudini di vita e di consumo degli occupanti
Il numero di persone è sicuramente il fattore che incide maggiormente sotto il punto di vista puramente oggettivo, tuttavia è importante tener conto soprattuto delle abitudini di vita degli occupanti. Infatti una famiglia di due persone può tranquillamente avere un consumo medio molto di più di una di quattro.
Ad esempio: se prendiamo una coppia di anziani consuma molto di più di una casa in cui vivono quattro ragazzi giovani coinquilini. Questo perché: gli anziani stanno in casa sette giorni su sette venti ore su ventiquattro, mentre i ragazzi giovani probabilmente vivono in casa di sera o nei weekend se non escono con amici. I consumi elettrici e di gas sono quindi proporzionati a quanto una casa viene “vissuta”.
A questo punto è evidente come anche il tipo di tariffa scelta abbia un grande peso riguardo ai costi annuali della bolletta. Per tornare all’esempio di partenza, ad una coppia di anziani che sta in casa per gran parte della giornata, converrà senza dubbio firmare una tariffa monoraria, ovvero che garantisce un prezzo dell’energia uguale durante tutto il giorno.
Dall’altra parte ad una coppia dinamica e giovane, che sta in casa esclusivamente di sera o durante i weekend, converrà firmare una tariffa bioraria o trioraria che prevedono dei prezzi più bassi nei weekend o di sera, garantendo così dei risparmi nelle ore in cui ci concentrano i consumi maggiori degli occupanti dell’abitazione.
I fattori elencati sino ad ora sono importanti e molto significativi, tuttavia non sono esaustivi per determinare il consumo medio di una famiglia in termini energetici. Infatti questi tipi di ragionamenti non bastano, perché bisogna considerare nello specifico quali azioni quotidianeè solito compiere ciascun occupante della casa: quest’ultimo utilizza in modo massivo elettrodomestici di vario genere oppure no?
Dato che i nostri canoni di vita attuali ci hanno portati più o meno tutti ad avere una cucina, un pc, una tv e molti altri oggetti che consumano energia, viene da sé una domanda: quanto ti fanno consumare questi apparecchi?
Per dare una risposta sintetica, ma altrettanto veritiera: tanto.
Forse non sei informato a riguardo, tuttavia in un’ottica di consumo gli elettrodomestici sono una delle voci che se non utilizzati nella maniera corretta possono portare ad inutili eccessi di consumo energia, diventando dei veri e propri sprechi.
CONSUMI ENERGETICI E TIPOLOGIA DI ELETTRODOMESTICI
Un altro fattore molto importante è costituito dalle tipologie di elettrodomestici presenti in casa che gli occupanti impiegano quotidianamente. Inoltre, quando decidi di fare un acquisto nuovo, è importante controllare il tipo di classe energetica dell’apparecchio! Infatti devi sapere che sopra ogni elettrodomestico è indicato per normativa il consumo annuo.
Ovviamente più è elevato il tipo di classe energetica e meno energia elettrica verrà consumata (e viceversa).
Gli elettrodomestici cosiddetti “energivori” sono:
Lavatrice
Scaldabagno elettrico
Frigorifero (consuma poco ma è attivo h24 sette giorni su sette)
STIMARE IL CONSUMO ENERGETIA MEDIO DI UNA FAMIGLIA
Secondo uno studio di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia ed Ambiente) una famiglia tipo viene identificata in questo modo:
Numero di componenti della famiglia: 3/4
Potenza impegnata nell’abitazione: 3kW
Energia consumata ogni anno: 2.700 kWh
Ovviamente si tratta di stime approssimative che rispecchino una realtà che sia nella media delle famiglia italiane. I consumi di questo tipo di target, ovvero 2.700 kWh all’anno, corrispondono ad un’abitazione avente degli apparecchi elettrodomestici standard. Questi consumi comportano una spesa in euro pari ad il servizio di maggior tutela (tariffa III trimestre 2015).
Il mercato Libero invece permette di scegliere il proprio fornitore in proporzione alle proprie esigenze, con soluzioni più personalizzate, che permettono di ottenere prezzi dell’energia più convenienti.
Le offerte Luce e Gas di questo mercato sono molto interessanti per cogliere ulteriori possibilità di risparmio, per cui ti consigliamo di tenerti sempre monitorato e aggiornato sull’andamento di questo settore.
Per scoprirne di più riguardo a questo tipo di mercato, visita il nostro articolo di blog dove troverai informazioni aggiuntive.
Oppure contattaci per confrontarti direttamente con noi!
Ora proponiamo una tabella riassuntiva, presa sempre da fonti ARERA, che è indicativa per quanto riguarda i consumi energetici di una famiglia.
Questi prezzi sono stati stimati in funzione degli elettrodomestici presenti in casa e prendendo come criterio i tipi di tariffe dell’anno 2018 (I trimestre) secondo il servizio di mercato Tutelato.
È facile notare come il prezzo i bolletta non aumenti in modo proporzionale all’aumentare dei componenti in famiglia, anche sei i kWh all’anno aumentato in modo quasi proporzionale, questo è dovuto alle influenze che alcune economie di scala hanno su il servizio di mercato Tutelato.
Numero componenti
Elettrodomestici presenti in casa
Consumi annui in kWh/anno
Prezzo bolletta annua €/annuo
1
Tv, PC, Frigo, Lavatrice e Condizionatore
1400
289€
2
Tv, PC, Frigo, Lavatrice, Lavastoviglie e Condizionatore
2000
370€
2
Tv, PC, Frigo, Lavatrice, Lavastoviglie, 2 Condizionatori e Scaldabagno
2 Tv, 2 PC, Frigo, Lavatrice, Lavastoviglie e 3 condizionatori
5.200
891 €
ALTRI MODI PER AVERE UN ULTERIORE RISPARMIO ENERGETICO?
Oltre ai vari metodi di cui abbiamo parlato, per risparmiare in bolletta, ne è presente un altro, che per quanto sia banale, è incredibilmente efficace. Il risparmio economico in bolletta può derivare anche dalla diminuzione dei consumi elettrici. Diventa quindi importantissimo che gli apparecchi elettrici non siano obsoleti e che siano efficienti, ovvero che diano il massimo risultato con il minor consumo di energia possibile: questo è il concetto di efficienza energetica.
Quindi qualora tu dovessi comprare o sostituire degli elettrodomestici, ti consigliamo di comprarne di più nuovi e con una classe energetica migliore. Questo porta ad un risparmio importante e tangibile in termini di consumo ed economico. Una Lavatrice, ad esempio, che ha 20 anni può consumare circa il 20% in più rispetto ad una di ultima generazione o comunque più nuova rispetto alla prima.
Oltre alle abitudini degli occupanti, che determinano il consumo di energia, di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, è importante anche fare dei piccoli accorgimenti alle nostre azioni quotidiane. Faranno bene sia all’ambiente, sia ad il tuo portafoglio. Ad esempio: spegnere gli interruttori, fare il bucato o i piatti con apparecchi a pieno carico, usare il condizionatore in modalità deumidificazione.
Bene, ora sai praticamente tutto in materia di consumo energia all’interno di una famiglia, degli elettrodomestici e dei relativi sprechi da poter evitare.
Tuttavia è importante sottolineare ulteriormente un altro aspetto che avevamo iniziato a trattare all’inizio di questo articolo di blog: gas e corrente sono un bene primario, anche se spesso non vengono trattati come tali e vengono visti come una “perdita di tempo”.
Ogni famiglia, dalla più modesta, a quella più abbiente, se ha delle possibilità di risparmio cerca di coglierle all’istante chiaramente. Perché non dovrebbe ? Chiunque cerca di risparmiare su qualsiasi tipo di bene e servizio: dalla benzina, agli abbonamenti tv o applicazioni, fino ad arrivare alla spesa per il mangiare che viene fatta quotidianamente.
Perché non iniziare a detrarre dall’elenco delle spese inutili anche gli sprechi fatti per gas e corrente ?
È un ulteriore risparmio che giova a te e alla tua famiglia!
Noi siamo felici di aiutarti grazie ad un nostro consulente energetico dedicato, che si occupa di garantire un efficientemente energetico, sia che tu abbia un casa privata o un appartamento in condominio, grazie ad offerte personalizzabili in base alle tue esigenze, con prezzi fissi e variabili a seconda dei trend di mercato.
Inoltre, sono presenti, qualora ne avessi bisogno, anche proposte di offerte PLACET.
Mandaci in allegato delle bollette che hai ricevuto recentemente, in modo che il nostro team analizzi GRATUITAMENTE i tuoi consumi e ti proponga delle opzioni più vantaggiose per risparmiare.
Guida per ottenere il massimo risparmio in bolletta con il minor sforzo
LA DOMANDA CHE DOVRESTI PORTI
Risparmio. Una parola spesso al centro dei nostri pensieri.
Ti è mai capitato di chiederti: “quanto potrei risparmiare in bolletta se spegnessi il funzionamento “stand by” di tutti gli elettrodomestici presenti in casa?” È una domanda molto interessante, che sicuramente parecchie persone si sono fatte, e probabilmente anche tu se sei atterrato su questo articolo.
La buona notizia è che finalmente avrai una risposta!
È stato analizzato e studiato che riducendo gli sprechi si può risparmiare fino a 90 euro! Non solo! Il risparmio in bolletta può aumentare ulteriormente scegliendo un’offerta di Mercato Libero.
PERCHÈ SPEGNERE LA FUNZIONALITÀ STAND BY?
Oggigiorno in ogni casa sono presenti tantissimi apparecchi elettrici; molti di questi sono sempre attaccati alla corrente, 24 h su 24, 7 giorni su 7, nella cosiddetta modalità “stand by”.
La maggior parte delle persone crede che questa modalità non abbia peso nelle bollette che ricevono, ma tu evidentemente no, dato che ti stai informando a riguardo! Vero? Siamo felici di dirti che purtroppo è un’altra la realtà dei fatti e, che a differenza tua, il maggior numero di persone di sbaglia!
Spegnere La modalità stand by fa bene sia all’ambiente che ai tuoi risparmi!
RISPARMIO IN BOLLETTA: COME SI CALCOLA?
Esiste una tecnologia, definita “smart meter”, che viene collegata ad un quadro elettrico o ai classici contatori della Luce ed è in grado di rilevare i consumi totali dell’abitazione o dell’edificio. Inoltre, è in grado di calcolare i consumi degli elettrodomestici più importanti presenti in casa in modo separato.
Grazie a questa tecnologia è stato accertato che mettere in stand by gli elettrodomestici comporta uno spreco di energia pari ad una cifra compresa tra il 10% e il 20% dell’abitazione!
Chiaramente questo dato è sensibile ad innalzamenti all’aumentare degli elettrodomestici presenti in casa.
QUESTI VALORI CAMBIANO IN BASE ALLE TIPOLOGIE DI FAMIGLIE?
La risposta è: sì!
Queste analisi di risparmio prendono in esame tre tipi famiglie:
Grande = 3.800 kWh/anno
Standard (2 adulti e 1 o 2 bambini) = 2.700 kWh/anno
Single o Coppia (1 o 2 adulti) = 1.500 kWh/anno
FAMIGLIA GRANDE
La famiglia grande solitamente:
È composta da 2 adulti e 3 bambini (o più)
Ha mediamente una casa indipendente di 150 mq
Ha un contatore a 4.5kW
Ha una dozzina di elettrodomestici in casa
Spreco energia in stand by medio = 16 % Risparmio = 90 euro / anno
La famiglia grande ha una spesa annua di circa 750 euro (tariffa mercato Tutelato). Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 16%, tradotto in euro circa 90 euro annui.
FAMIGLIA STANDARD
La famiglia standard solitamente:
È composta da 2 adulti e 2 bambini
Ha mediamente una casa indipendente di 100 mq
Ha un contatore a 3kW
Ha una decina di elettrodomestici in casa
Spreco energia in stand by medio = 13 % Risparmio = 53 euro / anno
La famiglia standard ha una spesa annua di circa 500 euro (tariffa mercato Tutelato). Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 13%, tradotto in euro circa 53 euro annui.
FAMIGLIA SINGOLE O COPPIA
La famiglia coppia o single solitamente:
È composta da 1 o 2 adulti
Ha mediamente un appartamento di 80 mq
Ha un contatore a 3kW
Ha 7 o 8 di elettrodomestici in casa
Spreco energia in stand by medio = 10 % Risparmio = 18 euro / anno
La famiglia Coppia o Single ha una spesa annua di circa 330 euro (tariffa mercato Tutelato). Lo spreco di energia della modalità stand by è di circa il 10%, tradotto in euro circa 18 euro annui.
In tutti e tre i casi il risparmio è concentrato nella prima voce della bolletta, ovvero quella della “materia prima energia”, mentre una voce come “gestione e trasporto di contatore” varia poco in bolletta, perché dipende dalla potenza e non da il quantitativo di consumo elettrico.
Per quanto riguarda invece il target famiglia standard, nella voce “imposte” della bolletta, è presente una grande diminuzione di costo, anche fino ad il 21%, perché ci sono degli incentivi statali dovuti ad un minor consumo.
PERCHÈ ALIMENTARE UN AUTO CHE È FERMA ?
Ora che hai tutte le informazioni per poter comprendere questa opportunità, avrai notato che i vantaggi sono molteplici!
Una semplice azione che garantisce il risparmio e salvaguardia gli ambienti che ci circondano, evitando inutili sprechi di energia.
Perché alimentare con della benzina una macchina che è ferma? Inquina, è uno spreco di denaro e non ha assolutamente nessun tipo di scopo o vantaggio.
CI SONO ALTRI MODI PER OTTENERE UN RISPARMIO?
Sì! Oltre a diminuire il consumo elettrico, è possibile diminuire ulteriormente il prezzo in bolletta.
Come? Scegliendo una tariffa Luce più economica presente all’interno del Mercato Libero. Alcuni fornitori propongono offerte Luce a prezzi migliori, cambiando così il risparmio della “materia prima”, ovvero dell’energia elettrica, mentre altre voci della bolletta, come oneri e imposte, restano invariate perché sono decise dall’autorità.
Sicuramente avrai un sacco di domande a cui cerchi risposta. Domande come: “In che categoria di famiglia rientro?”, “Quanto potrei risparmiare?”, “Come potrei scegliere una tariffa più economica?” e altre domande di questo tipo.
È comprensibile, sono tematiche complicate per una persona che non vive questo settore quotidianamente.
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Come sono definite le fasce orarie di consumo nella bolletta della luce, F1, F2 e F3? È possibile risparmiare scegliendo la giusta tariffa luce (monoraria o bioraria)? Sì, scopriamo insieme come.
Le fasce orarie di consumo nella bolletta luce
Con lo scopo di promuovere e favorire comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, l’Autorità ha fissato delle fasce orarie di consumo. Per ogni fascia oraria è associato un livello di prezzo diverso che riflette l’effettivo costo della produzione elettrica in quella fascia oraria. Tutti i contatori elettronici sono programmati per rilevare i consumi dei clienti distinguendoli tra le varie fasce orarie di consumo. I vecchi contatori meccanici non consentivano questa distinzione. Le fasce orarie di consumo sono state definite dall’Autorità e non cambiano tra Enel, Eni gas e luce, Acea, Hera, A2A e gli altri fornitori.
F1 (ore di punta)
dalle 8:00 di mattina alle 19:00 dal lunedì al venerdì, festività nazionali escluse
F2 (ore intermedie)
dalle ore 7:00 alle ore 8:00 la mattina, dalle ore 19:00 alle ore 23:00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 7:00 alle ore 23:00 il sabato, festività nazionali escluse
F3 (ore fuori punta)
dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00 dal lunedì al sabato, la domenica e festivi tutte le ore della giornata
F23 (o F2+F3)
dalle 19:00 alle 8:00 di tutti i giorni, comprese le domeniche e i giorni festivi. Questa fascia comprende le ore incluse nelle fasce F2 e F3
Nella tabella seguente troverai una rappresentazione delle fasce orarie di consumo appena descritte.
Perché il costo dell’energia elettrica varia durante il giorno?
Il motivo è semplice: durante il giorno le industrie e le attività economiche sono più attive e di conseguenza i consumi sono al massimo. Al contrario, durante le ore serali e notturne i consumi sono più bassi perché gli uffici, i negozi e molte industrie sono chiusi.
Produrre energia durante i giorni infrasettimanali, quando le attività lavorative e diurne aumentano al massimo il consumo energetico, ha un costo maggiore rispetto a produrla di sera o di notte. Questo perché devono essere messi in funzione impianti più costosi (e più impianti) che fanno salire il prezzo di vendita dell’energia sul mercato elettrico. Il prezzo è infatti regolato anche dalle leggi della domanda e dell’offerta: ad un surplus di domanda corrisponde l’aumento del prezzo. Ad un eccesso di offerta sul mercato il prezzo, invece, diminuisce. Con l’arrivo delle fonti rinnovabili di energia, come ad esempio il fotovoltaico che produce energia solamente di giorno, la differenza di prezzo nelle fasce è diminuita rispetto agli anni passati.
Offerte luce e fasce di consumo: monoraria o bioraria?
La differenza di prezzo tra le fasce riflette il costo reale della produzione elettrica, che è solo una parte del prezzo della bolletta della luce.
Per i clienti della maggior tutela, l’Autorità definisce e pubblica trimestralmente il prezzo dell’energia che gli sarà applicato ogni mese. Il prezzo della bioraria è distinto tra la fascia F1 e F23 (F2 + F3) e la differenza è relativamente minima.
Per i clienti del mercato libero sono invece valide le condizioni indicate nel contratto sottoscritto con il proprio fornitore di energia elettrica.
I fornitori di energia elettrica offrono pacchetti che permettono agli utenti di sfruttare le diverse fasce orarie di consumo e risparmiare sui costi dell’energia elettrica. Essi offrono prezzi diversi per le varie fasce di consumo. Il contratto di fornitura può avere una tariffa a seconda delle esigenze:
Monorario: il prezzo dell’energia elettrica rimane lo stesso in tutte le ore del giorno e nei giorni della settimana (F0);
Biorario: il prezzo dell’energia elettrica varia sulla base di due fasce orarie, sia quelle usate dall’Autorità per il mercato tutelato (F1 e F23) sia distinte tra fasce “sole e luna” (F12 e F3);
Multiorario: il prezzo dell’energia elettrica varia per ognuna delle tre fasce orarie (F1, F2 e F3).
Per approfittare della tariffa bioraria, scegli il mercato liberoIl mercato tutelato comporta solo una piccola differenza di prezzo tra le fasce orarie di consumo, meno del 10%. Questa differenza è molto più significativa per alcune offerte del mercato libero, che arrivano fino al 75% di sconto tra il prezzo dell’energia il giorno e la notte e che permettono quindi di trarre maggiori benefici della tariffa bioraria.
È possibile risparmiare con la tariffa bioraria o multioraria?
Un risparmio sulla spesa di luce sfruttando le tariffe biorarie o multiorarie è senz’altro possibile. Consigliamo ad ogni famiglia di prendere in considerazione la possibilità di sottoscrivere un’offerta che comprenda tariffe biorarie o multiorarie; spesso sfruttare le fasce di consumo può risultare molto conveniente se si ha la possibilità di concentrare i consumi nelle ore serali e notturne.
Vuoi sapere se con il tuo profilo di consumo la bioraria conviene? Chiama lo 035 051 0005 (lun-ven dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00) o confronta le tue bollette e scopri il risparmio su: comparatore di bollette.
Tuttavia, spesso non è semplice per le famiglie concentrare i consumi nelle fasce di consumo meno care, a tal proposito si possono incontrare problemi di vario tipo:
Nel caso in cui alcuni membri della famiglia passano la maggior parte della giornata a casa, se scegliete una tariffa bioraria le vostre spese di luce e gas potrebbero aumentare considerevolmente dato che nelle ore diurne l’energia elettrica e il gas sono molto più cari con la tariffa bioraria.
Se si ha un’utenza con energia massima impiegata molto bassa, ad esempio pari a 3 kWh, l’utilizzo nelle ore serali di più elettrodomestici contemporaneamente potrebbe causare problemi di corrente (la luce salta). In tal caso l’utente dovrebbe aumentare la potenza e sostenere ulteriori costi.
Solitamente quando si concentrano i consumi durante le ore serali si disturbano i vicini, soprattutto se si abita in un condominio.
L’aumento potenza contatore è una procedura il cui nome parla da sé. La potenza del contatore di un’utenza domestica solitamente è di 3 kW. Quando vi sono elettrodomestici energivori (caldaia o forno elettrico, lavatrice, ecc.) capita che 3 kW possano non bastare. Vediamo come aumentare la potenza del contatore della luce.
Scoprire che potenza ci occorre
Di seguito riportiamo vari profili di consumo con la corrispettiva la potenza associabile. I numeri si riferiscono agli ex scaglioni di potenza. N.B. dal 2017 è possibile scegliere valori intermedi, scalando per intervalli di 0,5 kW, (Es. 2 kW o 2,5 kW).
Piccole abitazioni senza elettrodomestici comuni(es. solo frigorifero e illuminazione) Potenza consigliata 1,5 kW
Utenze domestiche più comuni (es. 100 m², 3-4 persone, elettrodomestici di base) Potenza consigliata 3 kW
Multi condizionatori, congelatore, scaldabagno (casa di 120 m², 4 persone, elettrodomestici di base più condizionatori, scaldabagno, etc) Potenza consigliata 4,5 kW
Grandi abitazioni con apparecchiature elettriche (es. asciugatrice, cucina elettrica, pompa di calore) Potenza consigliata 6 kW
Casi particolari con apparecchiatureelettriche specifiche(piscine riscaldate o di macchinari energivori) Potenza consigliata Più di 6 kW
Come cambiare la potenza del contatore?
Per una diminuzione o un aumento potenza contatore si può inviare la richiesta al proprio fornitore di energia elettrica. Dovrai contattare il servizio clienti oppure, alcuni fornitori dispongono di un portale web a cui inviare questa richiesta.
Puoi approfittare del cambio potenza contatore per affidarti ad un nuovo fornitore con una tariffa più conveniente. Contattaci al numero 035.0510005per parlare con un nostro consulente, in breve puoi cambiare fornitore e chiedere il cambio di potenza del contatore.
Aumentare la potenza del contatore
Per quanto riguarda un aumento potenza contatore, da aprile 2017 si è stabilito di eliminare il contributo fisso amministrativo (importo riportato di seguito) riducendo del 20% circa il contributo previsto per ogni kW di potenza aggiunto. Inoltre il contributo in €/kW non sarà da pagare se l’ aumento potenza contatore è stato conseguente a una riduzione di potenza in questi 2 anni. Verrà addirittura restituito se il cliente decide di rinunciare alla potenza aggiuntiva precedentemente richiesta.
Clienti mercato tutelato
Contributo fisso amministrativo di 26 € richiesto dal distributore (eliminato fino a dicembre 2023 per utenti domestici);
Quota potenza pari a ca 70,41 €/kW relativa alla potenza aggiuntiva richiesta (ridotta a 55,66 per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
Contributo fisso di 23 €, per la gestione della pratica del fornitore.
Clienti mercato libero
Il costo dipende varia al variare delle condizioni contrattuali, salvo che il distributore imputa al fornitore 25,81 € di contributo amministrativo (eliminato per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
Quota per la potenza aggiuntiva 70,41 €/kW (ridotta a 55,66 per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023).
Riassumento sia gli utenti domestici del mercato liberoche tutelato non son tenuti a pagare il contributo di 26€ e godranno del 20% di sconto sul contributo previsto per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta.
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