La voltura per decesso dell’intestatario delle forniture di luce e gas può non avere alcun costo. Ossia può essere gratuita per chi la richiede dopo la morte di un familiare stretto. Scopriamo quando la voltura è a titolo gratuito e quale delibera ARERA ne regola la procedura.
Voltura di energia elettrica e gas
La voltura delle forniture di luce e gas consiste nel cambiare l’intestatario delle bollette. La procedura è possibile quando le utenze sono ancora attive. Per saperne di più su come richiedere la voltura, le differenze con il subentro e i pro di una o dell’altra procedura leggi: Voltura e Subentro: Cosa sono e quale conviene? Se la pratica viene effettuata correttamente in circa 3 settimane la voltura diviene effettiva.
Voltura per decesso di un familiare: cosa fare?
Nel caso di decesso di un famigliare, come possono essere un coniuge o un genitore, si può, in certi casi, effettuare la voltura a titolo gratuito. Il richiedente può ottenere il cambio d’intestatario senza variare le condizioni contrattuali. Richiedere la voltura per decesso è diverso da una una normale voltura. Chi la richiede deve dichiarare di essere un erede del defunto, indicando la data del decesso. Inoltre dovrà allegare la propria carta d’identità all’apposito modulo da inviare al fornitore.
Se si tratta di una fornitura domestica residente, l’erede che ne chiede la voltura dovrà risultare già residente in quell’abitazione il giorno del decesso.
Voltura Catastale: l’erede diventa proprietario della casa
Se chi richiede la voltura è anche il diretto erede dell’abitazione è necessaria la voltura catastale. La voltura catastale, fatta presso l’Agenzia delle Entrate, è obbligatoria per registrare ogni tipo di variazione della titolarità di un immobile. Quando firma un contratto di energia elettrica o gas, l’intestatario deve dichiarare al fornitore a che titolo detiene l’immobile. Quindi se si susseguissero cambiamenti di proprietà della casa, è obbligatorio indicarlo durante la sottoscrizione del contratto.
La Voltura per decesso è gratis?
Per gli eredi del defunto la voltura è a titolo gratuito se il giorno del decesso erano già domiciliati presso l’abitazione in cui è attiva la fornitura in questione. Le medesime condizioni hanno valenza anche per il coniuge dell’intestatario. Precisiamo però che i soli contributi a copertura degli oneri amministrativi (25,81€ destinati al distributore) sono gratuiti. Per ogni altro costo la decisione spetta al fornitore di energia elettrica e del gas. Il nostro consiglio è di contattare sempre il fornitore in questione per chiedere informazioni in merito alle disposizioni previste in caso di voltura per mortis causa.
Non sei un familiare dell’intestatario defunto?
Se chi richiede la voltura, in seguito a un decesso, non è un familiare del vecchio intestatario dovrà pagare i costi richiesti dal fornitore di energia elettrica e gas metano. I costi saranno variabili a seconda del mercato di appartenenza della fornitura: mercato libero o tutelato. Se il precedente intestatario aveva un contratto nel mercato libero, il contributo è di 25,81 € per oneri amministrativi più l’addebito dei costi come indicato dal contratto. Se invece il contratto è attivo attivo nel mercato di maggior tutela, il nuovo intestatario dovrà pagare un contributo di 23€ più l’imposta di bollo prevista dalla legge.
In caso il cliente subentrante non sia familiare del defunto, si parla di subentro totale o voltura umana. Per la legge, è possibile continuare ad usufruire delle agevolazioni tariffarie e fiscali godute dal precedente intestatario. Se vi fosse un deposito cauzionale, questo viene automaticamente trasportato dal vecchio al nuovo titolare.
Voltura per Decesso Energia Elettrica e Gas: i documenti necessari
Come premesso se la persona che avvia la voltura è un familiare del defunto, ha diritto di mantenere il medesimo contratto senza variazioni alcuna. Dovrà essere compilato il modulo dedicato, solitamente disponibile sul sito del fornitore. Tale modulo va inviato per fax o posta, oppure consegnato direttamente allo sportello. se il nuovo intestatario non è parente del defunto, l’iter per l’invio della voltura è quello classico e saranno necessari i seguenti documenti:
Numero cliente e codice POD;
Dati anagrafici del nuovo intestatario;
Autocertificazione della residenza anagrafica;
Fotocopia di un documento di identità;
Coordinate bancarie o postali in caso di domiciliazione delle bollette.
Cosa fare se l’intestatario defunto era moroso?
In questo caso, l’intestatario che subentra, è tenuto a rimborsare al fornitore eventuali debiti lasciati, solo se si tratta di un familiare. In caso contrario il nuovo inquilino estraneo all’ex intestatario defunto può chiedere una cessazione amministrativa del contratto in essere.
Glossario dell’Energia: cos’è? Dal 1° gennaio 2011 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, ha pubblicato il Glossario dell’Energia con lo scopo di rendere comprensibile la terminologia tecnica utilizzata nei documenti di fatturazione. Il Glossario dell’Energia contiene la spiegazione delle principali voci riportate nelle bollette di gas naturale ed energia elettrica.
Glossario dell’Energia dalla A alla Z:
A [Glossario dell’Energia]
Autolettura E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data: viene rilevato direttamente dal cliente finale che lo comunica al fornitore, se quest’ultimo ha previsto questa possibilità.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
B [Glossario dell’Energia]
Bonus elettrico È uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Bonus gas È uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità, con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per il gas. Il bonus vale esclusivamente per il gas metano distribuito a rete (e non per il gas in bombola o per il GPL), per i consumi nell’abitazione di residenza.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
C [Glossario dell’Energia]
Coefficiente di conversione È il coefficiente che converte il consumo misurato dal contatore, espresso in metri cubi, nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione, cioè gli Standard metri cubi. La conversione con il coefficiente di conversione (C) è necessaria per far sì che tutti i clienti paghino solo per l’effettivo contenuto di energia del gas, un valore che dipende dalla pressione e dalla temperatura di consegna che variano a seconda che si tratti di una località di mare o di montagna. Ad esempio, se il consumo misurato dal contatore è 110 mc ed il valore del coefficiente C è 1,027235, gli standard metri cubi fatturati saranno: 110 x 1,027235 = 112,99585 Smc.
Commercializzazione al dettaglio Copre i costi relativi alla vendita al dettaglio, come ad esempio la gestione commerciale, i servizi al cliente ecc. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di tutela questa voce è tecnicamente denominata QVD e viene fissata e aggiornata dall’Autorità. La commercializzazione al dettaglio varia in base alla tipologia di contratto ed è composta da un valore fisso e da uno variabile legato ai consumi del cliente finale.
Commercializzazione vendita Copre i costi fissi di gestione commerciale dei clienti. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce si chiama PCV (“prezzo commercializzazione vendita”) ed è fissata dall’Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero.
Componente di dispacciamento Si applica sia ai clienti che hanno diritto al servizio di maggior tutela, sia ai clienti domestici e alle PMI passati al mercato libero. È composta da una parte fissa accreditata al cliente indipendentemente dai suoi consumi (che compare con segno -) e da una parte variabile che viene addebitata al cliente in proporzione al consumo annuo (solo per i clienti residenti con potenza fino a 3 kW).
Componente di perequazione Questa componente, chiamata PPE nei provvedimenti dell’Autorità, serve per garantire l’equilibrio tra i costi effettivi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica per il servizio di maggior tutela e quanto pagato dai clienti di quel servizio a partire dal 1º gennaio 2008. Non si applica ai clienti con contratti del mercato libero.
Componente Sd È un importo di segno negativo, quindi a beneficio del cliente finale, con il quale viene assicurato che sul cliente non ricadano gli oneri di stoccaggio del gas sostenuti da imprese del settore. È espresso in €/Smc.
Consumi fatturati (Luce) Sono i chilowattora (kWh) fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che vi sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa differenza può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati o può dipendere dalla tipologia di offerta.
Consumi fatturati [Gas] Sono gli Smc fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che ci sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa differenza può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengono aggiunti consumi stimati o può dipendere dalla tipologia di offerta.
Consumi rilevati (Luce) Sono i kilowattora (kWh) consumati fra due letture rilevate o autoletture; corrispondono alla differenza tra i numeri indicati dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed i numeri indicati dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).
Consumi rilevati [Gas] Sono i metri cubi consumati fra due letture rilevate o autoletture e corrispondono alla differenza tra il numero indicato dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed il numero indicato dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).
Consumi stimati Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate (o autoletture), sulla base delle migliori stime dei consumi storici del cliente disponibili al fornitore
Contatore elettronico gestito monorario È il contatore elettronico non ancora riprogrammato e quindi non in grado di misurare l’energia consumata nelle diverse fasce orarie o ore della giornata.
Contatore tradizionale È il contatore non elettronico che non è in grado di misurare l’energia né per singole fasce né per ora
Corrispettivo CMOR Può essere addebitato al cliente dall’attuale fornitore a titolo di indennizzo a favore di un precedente fornitore, per il mancato pagamento di una o più bollette da parte del cliente stesso. Infatti, nei casi in cui un cliente risulti moroso nei confronti di un precedente fornitore, quest’ultimo può chiedere un indennizzo – il corrispettivo CMOR – secondo quanto stabilito dall’Autorità. In questi casi, nella bolletta compare la scritta: “In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il “Corrispettivo CMOR”, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamentodi una o più bollette. Per ulteriori informazioni su tale corrispettivo si deve rivolgere al precedente venditore o chiamare il numero verde 800 166 654. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it”. Il CMOR viene fatturato nella parte della bolletta relativa agli oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di energia elettrica
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
D [Glossario dell’Energia]
Data di attivazione È la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto. Generalmente non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.
Data di attivazione della fornitura È la data dalla quale decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. In alcuni casi, può essere riferita anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.
Dispacciamento È la spesa per il servizio di dispacciamento, che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce si chiama PD (“prezzo dispacciamento”) e viene fissata e aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
E [Glossario dell’Energia]
Energia È il costo di acquisto dell’energia elettrica. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di maggior tutela questa voce si chiama PE (“prezzo energia”) e viene fissata e aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità. Nel prezzo dell’energia sono comprese le perdite di rete sulle reti di trasmissione e di distribuzione, salvo diverse e previsioni nei contratti di mercato libero. Per una definizione di perdite di rete si veda la sezione “Altre voci comprese nelle bolletta elettrica”
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
F [Glossario dell’Energia]
Fasce orarie Tutti i contatori elettronici installati e messi in servizio sono programmati per rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono (F1, F2, F3). Le fasce sono state definite dall’Autorità per l’energia.
Fascia F1 Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F2 Dal lunedì al venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F2+F3 Dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e giorni festivi. Questa fascia oraria comprende cioè tutte le ore incluse nelle due fasce F2 e F3.
Fascia F3 Dal lunedì al sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
I [Glossario dell’Energia]
Imposte (Luce) Le imposte sulla fornitura di energia elettrica sono: 1) imposta erariale di consumo (accisa): è applicata alla quantità di energia consumata; per i clienti con “uso domestico” è prevista un’agevolazione per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica che ne riduce l’importo in caso di bassi consumi. 2) imposta sul valore aggiunto (IVA): è applicata sul costo complessivo del servizio; attualmente l’aliquota applicata alla fornitura di energia per “uso domestico” è pari al 10%; per i clienti con “usi diversi” è pari al 22%.
Imposte [Gas] Le imposte comprendono l’imposta erariale di consumo, l’addizionale regionale e l’imposta sul valore aggiunto (IVA). 1) L’imposta erariale di consumo (accisa) per gli “usi civili” tra cui gli usi domestici è diversificata per le due macro zone Centro Nord e Centro Sud (territori ex Cassa del Mezzogiorno) e cambia sulla base di 4 scaglioni di consumo: 0-120, 120-480, 480-1560, oltre 1560 Smc. 2) L’imposta erariale di consumo (accisa) per gli “usi industriali” ha un’unica aliquota per i consumi fino a 200.000 Smc. 3) L’addizionale regionale è determinata autonomamente da ciascuna regione a statuto ordinario tenuto conto dei limiti imposti dalla normativa generale sulle imposte. 4) L’imposta sul valore aggiunto (IVA), calcolata sulla somma di tutte le voci della bolletta comprese le accise, è, per gli usi civili (e quindi anche per gli usi domestici) del 10% per i primi 480 mc consumati, del 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse; per i clienti con “usi industriali” è del 22%, a meno che il cliente non faccia richiesta di applicazione dell’aliquota agevolata secondo i casi previsti dalla legge.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
K [Glossario dell’Energia]
kvarh È l’unità di misura dell’energia reattiva
kW È l’unità di misura della potenza. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
kWh È l’unità di misura dell’energia elettrica; rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
L [Glossario dell’Energia]
Lettura rilevata È il numero che compare sul display del contatore ad una certa data (data di lettura); viene rilevato direttamente dal distributore che lo comunica al fornitore.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
M [Glossario dell’Energia]
Materia prima gas Copre i costi per l’acquisto della materia prima gas e per le attività necessarie a realizzarlo. Il principale riferimento per la determinazione del costo di acquisto del gas, dall’1 ottobre 2013, sono i prezzi che si formano sul mercato all’ingrosso. La voce comprende due componenti che nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di tutela sono tecnicamente denominate Cmem e CCR. La componente Cmem vene aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità.
Mercato libero Dal 1° gennaio 2003, i clienti possono liberamente scegliere da quale fornitore acquisire l’energia. Chi esercita questo diritto, entra nel cosiddetto “mercato libero”. Nel mercato libero le condizioni economiche e contrattuali di fornitura di luce e gas gas naturale non sono fissate dall’Autorità ma concordate tra le parti.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
O [Glossario dell’Energia]
Offerta (Luce) È il termine commerciale del contratto offerto al cliente (ad esempio offerta Casa amica, oppure Energia facile, ecc.).
Offerta [Gas] È il nome commerciale del contratto offerto al cliente (ad esempio offerta Casa amica, oppure Energia facile, ecc.).
Oneri aggiuntivi Copre gli oneri aggiuntivi per la fornitura di gas. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di tutela questa voce è tecnicamente denominata QOA. Potrebbe non essere applicata ai clienti che hanno sottoscritto contratti di mercato libero.
Oneri aggiuntivi – compresi oneri di gradualità In alternativa, la bolletta potrebbe riportare un’unica voce che corrisponde alla somma delle due voci precedenti (Oneri aggiuntivi + Oneri di gradualità – in base alla scelta consentita al venditore sulle modalità di esposizione in bolletta delle voci relative a oneri aggiuntivi e di gradualità).
Oneri di gradualità Questa voce copre parte dei costi che i venditori sostengono per adeguare il portafoglio di approvvigionamento alle nuove modalità di calcolo del prezzo della materia prima. È composta da due componenti che nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di tutela sono tecnicamente denominate GRAD e Cpr. Le componenti hanno natura temporanea: la componente GRAD, che serve a garantire una gradualità nell’applicazione delle nuove modalità di calcolo dei prezzi, sarà applicata fino al 30 settembre 2016 e avrà valori decrescenti nel tempo. La componente Cpr copre le necessità di gettito del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento in vigore fino al 2016. Si applica solo ai clienti serviti nell’ambito del servizio di tutela.
Oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di gas Comprendono gli oneri diversi da quelli relativi ai servizi di vendita, di rete e dalle imposte, ad esempio, i contributi di allacciamento, il deposito cauzionale o gli interessi di mora. A seconda della tipologia, possono essere soggetti ad imposta sul valore aggiunto (IVA).
Oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di energia elettrica Comprendono gli oneri diversi da quelli per i servizi di vendita, di rete e dalle imposte. Sono, ad esempio, i contributi di allacciamento, il deposito cauzionale gli interessi di mora o il corrispettivo CMOR (si veda voce successiva). A seconda della loro tipologia, possono essere soggetti ad imposta sul valore aggiunto (IVA).
Oneri generali Gli oneri generali sono fissati per legge e vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico; in bolletta sono compresi all’interno dei Servizi di rete. Sono destinati alla copertura di oneri diversi: 1) componente A3: promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate; 2) componente A4: finanziamento dei regimi tariffari speciali; 3) componente A5: finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo; 4) componente AS: copertura del bonus elettrico per disagio economico e/o fisico di cui al decreto interministeriale 28 dicembre 2007; 5) componente UC4: copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori; 6) componente UC7: copertura delle misure e degli interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali; 7) componenti A2 e MCT: smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
P [Glossario dell’Energia]
PDR È un codice composto da 14 numeri che identifica il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal fornitore e prelevato dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.
Perdite di rete Sono le dispersioni naturali di energia durante il trasporto dell’elettricità dalla centrale elettrica al luogo di fornitura. Sono fissate in modo convenzionale dall’Autorità pari al 10,4% dell’energia prelevata: cioè, se per conto del fornitore vengono immessi dalla centrale nella rete di trasporto 110,4 kWh di elettricità, al Punto di prelievo (ad esempio nell’abitazione del cliente), ne arriveranno 100 kWh. Il prezzo dell’Energia può essere espresso al netto delle perdite di rete, o ricomprenderle. A seconda dei casi, le perdite di rete possono essere fatturate in bolletta con modalità diverse che non modificano il totale da pagare: Il prezzo dell’Energia fissato dall’Autorità è comprensivo delle perdite di rete ovvero rientra nella Modalità A.
POD È un codice composto da lettere e numeri che identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.
Potenza disponibile È la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore. Per i clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%.
Potenza impegnata È il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). È definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW.
Potere calorifico superiore Il potere calorifico superiore, rappresenta la quantità di energia contenuta in un metro cubo di gas a condizioni standard di temperatura e pressione. Indica l’energia fornita al cliente in un metro cubo standard di gas e serve per convertire il consumo di gas, espresso in metri cubi, in consumo di gas valorizzato in energia (grandezza rilevante per il cliente finale).
Prezzi monorari, biorari e multiorari Il prezzo dell’energia, sulla base del contratto di fornitura può distinguersi in monorario, biorario o multiorario. Il prezzo è monorario quando è lo stesso in tutte le ore del giorno; biorario quando varia in due differenti fasce orarie (F1 e F2+F3), multiorario quando varia in tre fasce orarie (F1, F2, F3).
Prezzi unitari (Luce) Sono i prezzi che il cliente paga per ciascun kilowattora di energia, kW di potenza o per unità di tempo (giorni, mese, anno).
Prezzi unitari [Gas] Il prezzo pagato dal cliente per ogni standard metro cubo o per unità di tempo (giorni, mese, anno).
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Q [Glossario dell’Energia]
Quota energia Comprende i costi di acquisto dell’energia e dispacciamento sostenuti dal fornitore, espressi in €/kWh. Nella bolletta la Quota energia comprende l’Energia, il Dispacciamento, la Componente di dispacciamento (parte variabile) e la Componente di perequazione (solo per i clienti del Servizio di maggior tutela).
Quota fissa (Luce) Comprende tutti gli importi da pagare indipendentemente dai consumi. Generalmente l’unità di misura è €/cliente/mese. La Quota fissa comprende la Commercializzazione vendita e la Componente di dispacciamento (parte fissa) (si vedano le voci seguenti).
Quota fissa [Gas] Comprende tutti gli importi da pagare indipendentemente dai consumi. L’unità di misura è €/cliente/mese. Nella bolletta la Quota fissa comprende la parte fissa della Commercializzazione al dettaglio (si veda la voce seguente).
Quota potenza È l’importo da pagare in proporzione alla potenza impegnata. Si paga in euro/chilowatt/mese. Ad esempio se il cliente ha 3 kW di potenza impegnata ed il prezzo unitario è di 0,4278 €/kW/mese, ogni mese pagherà 3×0,4278=1,28 €.
Quota variabile (Luce) È l’importo da pagare in relazione alla quantità di energia elettrica trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di energia del cliente. L’unità di misura è espressa in €/kWh.
Quota variabile [Gas] Comprende tutti gli importi da pagare in base alla quantità di gas trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di gas del cliente. Si misura €/Smc.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
R [Glossario dell’Energia]
Residente Per i soli clienti domestici la tipologia di contratto si distingue ulteriormente tra residenti e non residenti, in base alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura. La e distinzione è rilevante per l’applicazione della componente di dispacciamento relativa ai Servizi di vendita, delle tariffe di rete e delle imposte.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
S [Glossario dell’Energia]
Scaglioni (Luce) In bolletta i kWh fatturati vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo medio giornaliero del cliente; alcuni costi dell’energia elettrica infatti variano a seconda dei livello consumi. Ogni scaglione è compreso tra un livello minimo ed uno massimo (es: 0-1800 kWh; 1801-2640 kWh ecc).
Scaglioni [Gas] In bolletta gli Smc fatturati vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo annuo del cliente; alcuni costi del gas infatti variano a seconda delle quantità utilizzate. Ogni scaglione è delimitato da un livello minimo ed uno massimo (es. 0-120 Smc; 121-480 Smc, ecc); un cliente che consuma 400 Smc in un anno pagherà, il prezzo previsto per il 1º scaglione per i primi 120 Smc consegnati; il prezzo previsto per il 2º scaglione per i restanti 280 Smc consegnati.
Sconto (Luce) Lo sconto è una riduzione di prezzo in valore assoluto (euro) oppure in percentuale rispetto ad un prezzo di riferimento. Lo sconto può essere applicato alla spesa complessiva al netto delle imposte o su una o più delle componenti (ad esempio sulla componente che si riferisce ai soli costi di acquisto e vendita dell’energia).
Sconto [Gas] È una riduzione di prezzo che può essere espressa in assoluto (euro) oppure in percentuale da scontare rispetto a un prezzo di riferimento. Lo sconto può essere praticato alla spesa complessiva al netto delle imposte o su una o più sue componenti parziali (ad esempio sulla componente che si riferisce ai soli costi di acquisto e vendita del gas).
Servizi di rete (Luce) Sono le attività che consentono ai fornitori (sia sul mercato libero sia nel Servizio di maggior tutela) di trasportare l’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locali fino al contatore, per consegnarla ai clienti. In bolletta, gli importi per queste attività sono suddivisi in Quota fissa, Quota variabile e Quota potenza e coprono e i costi per i servizi di Trasporto, Distribuzione e Misura, nonché gli Oneri generali (vedi oltre).
Servizi di rete [Gas] I Servizi di rete sono le attività che consentono alle imprese di vendita (sia che operino sul mercato libero sia che forniscano il Servizio di tutela) di trasportare il gas sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locali fino al contatore del cliente. Gli importi da pagare per questi servizi si riferiscono ai costi sostenuti per i servizi di Trasporto, Distribuzione e Misura e nella bolletta sono suddivisi in Quota fissa e Quota variabile.
Servizi di vendita (Luce) Sono le diverse attività del fornitore per fornire l’energia elettrica al cliente finale (acquisto della materia prima, commercializzazione più eventuali costi di perequazione). Nella bolletta gli importi per questi servizi vengono suddivisi in Quota fissa e Quota energia (si vedano le voci seguenti).
Servizi di vendita [Gas] Sono le diverse attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere il gas al cliente finale e comprendono anche eventuali oneri aggiuntivi. Nella bolletta sono suddivisi in Quota fissa e Quota energia (si vedano le voci seguenti).
Servizio di maggior tutela È il servizio di fornitura di elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’energia. Il cliente domestico o le piccole imprese (PMI)1 sono servite in maggior tutela se non hanno mai cambiato fornitore, o se ne hanno nuovamente richiesto l’applicazione dopo aver stipulato contratti nel mercato libero con altri fornitori. Le condizioni del servizio di maggior tutela si applicano anche ai clienti domestici e alle PMI rimaste senza fornitore, per esempio in seguito a fallimento di quest’ultimo.
Servizio di tutela È il servizio di fornitura di gas a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità. È rivolto ai clienti domestici e ai condomini con uso domestico con consumi annui non superiori a 200.000 Smc. Il cliente è servito nel Servizio di tutela se non ha mai cambiato fornitore dopo il 31 dicembre 2002 o se ha scelto, fra le proposte del fornitore, quella a condizioni regolate.
Smc Il contatore misura il gas in metri cubi (mc), ma in bolletta i consumi sono fatturati usando lo standard metro cubo (Smc), un parametro che esprime la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni di temperatura (15 Cº) e di pressione (1.013,25 millibar, cioè la pressione atmosferica) standard. Gli Smc si ottengono moltiplicando i metri cubi per un coefficiente di conversione (C), definito per ogni località secondo precisi criteri.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
T [Glossario dell’Energia]
Tipologia di contatore (Luce) Identifica la tipologia di contatore installato nel punto di prelievo (POD). Si distinguono contatori elettronici gestiti per fasce (EF), gestiti monorari (EM), gestiti orari (EO) e contatori tradizionali (T). La voce tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore.
Tipologia di contatore [Gas] Indica le caratteristiche del contatore installato nel punto di riconsegna (PDR). Si distinguono contatori tradizionali (T) ed elettronici (E). La tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore.
Tipologia di contratto (Luce) I contratti possono essere di vari tipi: A) il contratto per “utenza domestica” riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per alimentare la sua abitazione, di residenza o meno, e le relative applicazioni (ad esempio le pompe di calore), i locali annessi o pertinenti all’abitazione, i punti di ricarica privata per veicoli elettrici, purché l’utilizzo sia effettuato con unico punto di prelievo per l’abitazione e i locali annessi (un solo POD e un solo contatore); B) il contratto per “utenza usi diversi” è riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per usi diversi da quelli di cui al precedente punto (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc).
Tipologia di contratto [Gas] Identifica i diversi tipi di contratto, a seconda che il punto di riconsegna sia riconducibile a: A) “cliente domestico”, ossia una persona fisica, che utilizza il gas da un unico punto di prelievo (un solo PDR e un solo contatore) per alimentare un’abitazione e i locali annessi o pertinenti all’abitazione; B) “condominio con uso domestico”, ossia il punto di riconsegna che alimenta un intero edificio, diviso in più unità catastali, in cui ci sia almeno una unità abitativa con utilizzi analoghi a quelli di un cliente domestico. Il contratto può anche essere intestato ad una persona giuridica a patto che svolga le funzioni di amministratore del condominio e non sia una società che fornisce servizi di gestione calore o energia; C) “utenza di servizio pubblico”, ossia un’utenza che utilizza il gas per alimentare una struttura pubblica o privata che svolge un’attività riconosciuta di assistenza, tra cui ospedali, case di cura e di riposo, carceri e scuole; D) “usi diversi”, ossia un cliente, persona fisica o giuridica, che usa il gas per usi diversi da quelli riconducibili ai tre punti precedenti.
Tipologia di uso È il tipo di utilizzo del gas, ad esempio per la cottura dei cibi e/o per la produzione di acqua calda e/o per il riscaldamento (individuale o centralizzato). La distinzione è rilevante ai fini del calcolo dell’ammontare del Bonus gas.
Termini e definizioni sono presi dal Glossario dell’Energia pubblicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Risparmiare in bolletta su luce e gas è fattibile. È sufficiente adottare alcune accortezze per ridurre sprechi quotidiani e scegliendo una fornitura conveniente per le proprie esigenze. Sono in molti, infatti, a pagare di più di quel che dovrebbero per la luce ed il gas, senza nemmeno saperlo.
Limitare i consumi favorisce il risparmio e come se non basta aiuta anche la sostenibilità del futuro globale.
Per risparmiare in bolletta luce e in quella del gas, ci sono fondamentalmente tre fattori da considerare: scegliere una fornitura conveniente, cambiare alcune abitudini di consumo ed investire su impianti ed edifici per migliorarne l’efficienza energetica.
Risparmiare in bolletta: ridurre i consumi
In Italia, il costo al kWh aumenta progressivamente all’aumentare del consumo. Questo a tutela degli sprechi, sfavorendo così i consumi elevati. Conosci di ciò, è quindi chiaro che una riduzione dei consumi consente di non entrare in scaglioni con un prezzo al kWh maggiorato. Possiamo perciò risparmiare in bolletta e contemporaneamente contenere l’impatto ambientale.
Ovviamente quindi il primo consiglio è consumare meno energia. Ogni famiglia ha un margine di risparmio raggiungibile grazie a buone abitudini di consumo. Di seguito alcune regole semplici che ogni famiglia dovrebbe seguire per risparmiare in bolletta e ridurre l’impatto ambientale:
Spegni sempre le luci non utilizzate;
Modalità deumidificazione sul condizionatore: abbassando l’umidità, la stanza viene rinfrescata naturalmente, abbassando i consumi.
Regolate lo scaldabagno a 40° C in estate e a 60°C in inverno, ed accenderlo esclusivamente quando occorre;
Impostare la temperatura della lavatrice a 30°, ed utilizzare sempre la funzione eco;
Utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico;
Chiudete le persiane d’estate, mentre in inverno fatelo solo al tramonto;
D’inverno mantenete il riscaldamento a 20°;
Non coprite mai i termosifoni con tende od altro;
Durante la notte chiudete bene tapparelle e serrande;
Assicuratevi che non entri aria da porte e finestre.
Pulite con regolarità i filtri del condizionatore;
Chiudete sempre bene il frigo e non mettetevi mai cibi caldi perchè consumerebbe più energia;
Gli apparecchi in stand-by consumano più energia, utilizzate piuttosto multiprese dotate di interruttore;
Risparmiare in bolletta: Quale offerta Luce e Gas scegliere?
Sempre più utenti si stanano spostando nel mercato libero, ottenendo spesso e volentieri prezzi di luce e gas molto convenienti. Grazie alla fine del mercato tutelato, prevista nel 2022, tutti gli utenti dovranno vagliare questa scelta nel futuro prossimo.
Sicuramente un altro ottimo modo per risparmiare sull’energia è quello di investire nell’efficientamento energetico di impianti ed elettrodomestici. Gli interventi più comuni e più efficienti che possiamo fare nelle nostre case sono:
Adottare lampade LED a risparmio energetico in tutta la casa;
Sostituire gli elettrodomestici almeno ogni 10 anni;
Dotarsi di elettrodomestici come minimo di classe energetica A;
Acquistare caldaie ad alta efficienza;
Installare valvole termostatiche, per poter regolare la temperatura in ogni singola stanza oppure un cronotermostato a programmazione;
Cambiare gli infissi con quelli moderni a taglio termico che isolano molto di più;
Migliorare in generale tutto l‘isolamento termico di mura e tetto.
Secondo statistiche sul risparmio elettrico è emerso che con un elettrodomestico moderno rispetto ad uno obsoleto arriva a 35 % per una lavatrice ed addirittura a 40 % per un frigorifero!
La bolletta della luce può sembrare difficile da leggere senza una guida semplice. Cosa vogliono dire voci come oneri di sistema o costo medio unitario?Di seguito, una spiegazione chiara e intuitiva per aiutarvi a leggere e comprendere la bolletta elettrica.
La bolletta della luce, può risultare complessa a primo acchito, ma è sufficiente conoscere alcune definizioni per poterla leggere correttamente. Questo perché la struttura della bolletta è identica per ogni fornitore, poiché così stabilito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Perché è importante sapere leggere la bolletta luce? Leggere la bolletta dell’energia elettrica significa capire cosa si sta pagando e quindi come si può risparmiare abbassando i consumi o scegliendo una tariffa conveniente.
Bolletta della luce: prima pagina e dati di fornitura
Sulla prima pagina sono presenti in sintesi le informazioni identificative dei dati di fornitura elettrica e del contratto in essere. L’intestazione, posta solitamente a destra in cima alla pagina, riporta un dato molto importante, oltre ai dati e i contatti del fornitore. Il dato in questione rappresenta la tipologia di mercato (mercato libero o mercato di maggior tutela). A sinistra, invece, si trova solitamente un box contenente le caratteristiche tecniche della fornitura:
Numero cliente (o di utenza): è lo stesso dato che si trova sul contatore elettronico della luce quando si preme il pulsante. È il numero identificativo dell’utenza del fornitore, a prescindere dal fatto che venga chiamato numero di utenza, numero o codice cliente;
POD: è il punto di prelievo dell’elettricità (individuato geograficamente) che viene fornita all’utente;
Metodo di pagamento: via bollettino postale, domiciliazione bancaria o c/c;
Tipo di cliente: varia da “Domestico residente” a “Domestico non residente“;
Potenza impegnata e potenza disponibile;
Tensione di fornitura monofase;
Totale da pagare con gli estremi della bolletta.
Dove leggere la Tariffa Energia Elettrica in bolletta
Alcune spese fisse sommate ad altre variabili (in base al consumo dell’energia elettrica) formano il costo dell’energia elettrica. Per approfondire la ripartizione dei costi elettrici è necessario leggere le voci di costo medio unitario della bolletta e costo medio unitario della spesa per la materia energia:
Costo medio unitario della bolletta: rappresenta il costo medio della propria utenza elettrica. Non mostra il costo kWh reale, siccome comprende quote fisse e variabili rispetto al consumo, oltre i conguagli eventuali;
Costo medio unitario della spesa per la materia energia: permette di conoscere il costo medio per i servizi erogati dal fornitore (Power.it, Enel, Eni, Sorgenia, ecc.) per la fornitura di energia elettrica. Pure questa voce non corrisponde al costo kWh effettivo, perché comprensivo di costi fissi e di eventuali corrispettivi differenziati per scaglioni di consumo.
Bolletta della Luce: Sintesi e Grafico a torta
Nella prima pagina delle bolletta elettrica si trovano inoltre sintetizzati in un grafico a torta gli importi fatturati o il riepilogo dei costi. Nel grafico sono ripartiti nello specifico i corrispettivi fatturati divisi principalmente in quattro voci:
Materia prima energia: compre il prezzo dell’energia, le perdite di rete, la componente di dispacciamento ed altre voci;
Trasporto e gestione del contatore: sono i costi di trasporto e distribuzione dell’energia sulla rete nazionale per la gestione e lettura dei contatori, inoltre per la gestione dei dati delle letture;
Spese per gli oneri di sistema: costi fatturati per la copertura delle attività di interesse generale per il sistema elettrico e viene pagato da tutti i clienti finali;
Totale imposte ed IVA
La concorrenza di offerte commerciali generate nel mercato libero corrisponde esclusivamente alla spesa per la materia energia. Tutte le altre voci sono uguali per tutti i fornitori di energia elettrica stabiliti dall’ARERA.
Spesa per la materia energia: Cos’è?
La quota maggiore (circa al 50% di una bolletta di utente domestico medio) corrisponde ai servizi di vendita. A tali servizi corrispondo i costi delle attività erogate dal fornitore per la compra vendita dell’energia elettrica veicolata al cliente. A loro volta vengono ripartiti in:
Quota fissa: costo di commercializzazione vendita e dispacciamento;
Quota energia: in proporzione ai consumi (€/kWh) energia, dispacciamento, sbilanciamento, perequazione energia.
Di seguito sono riportati i dettagli specifici di ogni voce:
Prezzo dell’energia (PE): È il costo per l’acquisto dell’energia elettrica (perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione comprese). nel mercato libero sono indicate in una voce separata, al contrario di quello di tutela dove sono inglobate. Per i clienti che si trovano nel mercato libero il PE è definito in base alla soluzione commerciale scelta, mentre per coloro nel servizio di maggior tutela è l’Autorità a fissare ed aggiornare il prezzo ogni tre mesi.
Prezzo commercializzazione e vendita (PCV): sono le spese per la gestione dei clienti e anche in questo caso, per gli utenti del mercato di maggior tutela viene fissato dall’Autorità sulla base dei costi medi sostenuti nel mercato libero.
Prezzo di dispacciamento (PD): È il costo relativo alle attività indispensabili a far si che l’elettricità consumata corrisponda a quella immessa prodotta dalle centrali.
Prezzo di perequazione energia (PPE): Questa componente è presente unicamente nel servizio di maggior tutela ed occorre a coprire le spese effettive di acquisto e dispacciamento dell’energia dell’Acquirente Unico e quanto pagato dai clienti.
Cos’è la spesa per il trasporto e le gestione del contatore?
È il costo per le attività di trasmissione dell’energia sulle reti nazionali, di distribuzione localizzata e di misura (contatori) La tariffa, applicata in modo uniforme a livello nazionale, è fissata annualmente dall’Autorità tenendo conto di valori come l’inflazione, gli investimenti volti alle migliorie del servizio e gli obiettivi di efficientamento. Vengono suddivisi in tre quote:
Fissa: indipendente dai consumi, si misura generalmente in €/cliente/mese;
Potenza: in proporzione alla potenza impegnata, misurata in €/kW/mese;
Variabile: espressa in €/kWh in relazione alla quantità di energia trasportata per soddisfare la richiesta del cliente.
Oneri generali di sistema: cosa sono?
Solo alcuni destinatari del bonus sociale elettrico sono esenti dal pagare gli oneri generali di sistema. Questi oneri generali di sistema coprono:
ASOS: relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione
ARIM: i rimanenti oneri generali
Totale Imposte ed IVA: perché si paga?
Le imposte pagate in bolletta sono costituite dall’imposta erariale di consumo (accisa) applicata alla quantità di energia consumata senza tenere conto del tipo di contratto o dal fornitore scelto e dall’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’IVA è applicata al 10% sul costo totale della bolletta per le forniture domestiche; per gli altri clienti l’IVA è pari al 22%.
E’ da precisare che i clienti di natura domestica fino a 3 kW di potenza e con consumi inferiori a 1.800 kWh annui possono beneficiare di un’agevolazione sull’accisa se l’abitazione è di residenza anagrafica.
Consumi Fatturati e Stimati: perché è importante leggerli
Se si ha a disposizione un contatore elettronico della luce, le letture dei consumi vengono inviate automaticamente al distributore che le inoltra al fornitore. Se invece il tuo contatore è meccanico, è bene inviare periodicamente l’autolettura al tuo fornitore per renderlo in condizione di fatturare in bolletta la luce sui consumi effettivi. In bolletta vengono indicate tre tipologie di consumo:
Annuo: equivale alla somma dei consumi fatturati negli ultimi 12 mesi;
Rilevato: sono attribuiti sulla base delle letture rilevate dal distributore o da autoletture (vedi paragrafo successivo);
Fatturato: il consumo fatturato in base alla tariffa applicata.
Bolletta della luce: differenza tra consumo stimato e rilevato?
Consumo stimato o lettura stimata: cosa vuole dire? I consumi stimati sono basati su delle stime presunte tenendo in conto i consumi storici del cliente. Non sempre quindi corrispondono al vero e solo in futuro il fornitore provvede ad inviare un conguaglio (anche detto ricalcolo) appena entra in possesso dei dati dei consumi reali. Per evitare ciò è possibile fare l’autolettura, ossia puoi tu stesso comunicare al fornitore il consumo che compare sul display del contatore.
Bolletta della Luce: Prima e Seconda Casa
L’energia elettrica costa di più in un eventuale seconda casa? Sì, le tariffe applicate ad un’utenza residente sono più basse rispetto a quelle in bolletta luce seconda casa.
Il Bonus Energia è stato introdotto dal Governo e messo in vigore dall’Autorità in collaborazione dei Comuni ed è fondamentalmente uno sconto in bolletta. L’obbiettivo di questo Bonus Energia è assicurare ad alcune categorie in difficoltà un risparmio in bolletta. Han diritto al Bonus Energia le famiglie in condizioni di disagio fisico / economico e le famiglie particolarmente numerose. Come si fa per ottenere il bonus sociale? Scopriamolo passo per passo.
Bonus Energia Elettrica e Gas: cos’è?
Il Bonus Energia Elettrica e Gas non è nient’altro che uno sconto sulla spesa dovuta sulle bollette diluce e gas e riguarda soltanto i contratti domestici. È stato introdotto nel 2009 dal Governo e regolato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) con la collaborazione dei Comuni. Ne possono fare richiesta tutte le famiglie che soddisfano i requisiti a prescindere dal fornitore con cui hanno il contratto.
Chi può fare richiesta del bonus luce e gas?
Per avere diritto al bonus energia è necessario possedere alcuni requisiti economici ed avere un’utenza luce e gas regolarmente attiva. Vediamo insieme i requisiti necessari per poter inviare il modulo di richiesta per questo bonus sociale.
Bonus Energia
Elettrica per Disagio Economico
Ne hanno diritto tutti
gli intestatari di una fornitura elettrica domestica per l’abitazione di
residenza, che rientrano nelle seguenti condizioni.
Fino a 3 kW, per un numero di residenti fino a 4
Fino a 4,5 kW per un numero di residenti superiori a 4
E con una certificazione ISEE fino a:
8.107,5 € per la generalità di chi ne ha diritto;
oppure 20.000 € per i nuclei familiari con oltre tre figli a carico.
Bonus Energia Elettrica per Disagio Fisico
Ne hanno diritto tutti i clienti domestici su cui grava una malattia importante o che ospitano una persona nelle medesime condizioni che rende indispensabile l’utilizzo di apparecchiatura elettromedicale (L’elenco completo delle apparecchiature salvavita riconosciute).
I Bonus Energia si possono ottenere parallemente. Il bonus sociale per disagio economico è quindi cumulabile a quello per disagio familiare se si possiedono tutti i requisiti .
Bonus
Gas: requisiti necessari
Possono usufruire del
bonus tutti i clienti con un contratto domestico diretto o indiretto
(impianto condominiale) che rientrano nelle seguenti condizioni:
Facenti parte di un nucleo familiare con reddito inferiore a 8.107,6 €;
Facenti parte di un nucleo famigliare con oltre 3 figli a carico e reddito inferiore a 20.000 €;
con misuratore gas di classe non superiore a G6 (indicante la portata del contatore e verificato dal distributore).
Si tenga conto che tale bonus è applicabile esclusivamente alla fornitura di gas naturale trasportato da reti di distribuzione, sono quindi escluse gas in bombole e GPL.
Questa agevolazione non fa distinzioni tra mercato libero e clienti del servizio di maggior tutela. Il bonus, inoltre è cumulabile. È quindi possibilericevere sia il BONUS ENERGIA per disagio economico che per gravi condizioni di salute.
Bonus Energia e Reddito di Cittadinanza
Il decreto legge del Reddito di Cittadinanza e delle pensioni ha introdotto una novità a proposito del bonus energia relativo luce e gas. Nell’articolo 5 Richiesta, riconoscimento ed erogazione del beneficio, al comma 7 si evince che:
Ai beneficiari del Rdc sono estese le agevolazioni
relative alle tariffe elettriche riconosciute alle famiglie
economicamente svantaggiate, di cui all’articolo 1, comma 375, della legge 23
dicembre 2005, n. 266, e quelle relative alla compensazione per la
fornitura di gas naturale, estese ai medesimi soggetti dall’articolo 3,
comma 9, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
Art.5, comma 7 Decreto-Legge Reddito di Cittadinanza
Che valore ha il bonus sociale nel 2020?
Il valore di tale
bonus è stabilito annualmente dall’Autorità ed è calcolato tenendo conto dei
fattori di seguito elencati.
Quant’è il valore del Bonus Elettrico per Disagio Economico
L’ARERA determina annualmente il valore del Bonus Energia, che permette di risparmiare fino al 20% (al netto delle imposte) di spesa annua per la fornitura di energia elettrica. Il valore dello sconto varia a al variare del numero di componenti del nucleo famigliare. Per l’anno 2020 il bonus è pari a:
125 € per nuclei con uno o due componenti,
153 € per nuclei di tre o quattro componenti,
184 € per nuclei con oltre quattro componenti.
Bonus Elettrico per Disagio Fisico: quanto vale?
Il valore dello
sconto per disagio fisico dipende da fattori come la potenza contrattuale,
le apparecchiature elettromedicali salvavita in uso e dal tempo giornaliero di
utilizzo. Nel 2020 questo bonus è pari a:
fino a 3 kW:
193 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
318 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
460 € per consumi oltre 1200 kWh all’anno
oltre 3 kW:
452 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
572 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
692€ per consumi oltre 1200 kWh all’anno
Bonus Gas:
quanto è il suo valore?
Anche per bonus
sociale per il gas è l’Autorità a determinarlo annualmente, consentendo ai
beneficiari un risparmio fino al 15% (al netto delle imposte) annuo. Il valore
varia a seconda dei motivi elencati:
per tipologia di utilizzo del gas (solo cottura cibi e acqua calda, solo riscaldamento, oppure cottura cibi, acqua calda e riscaldamento insieme);
A seconda del numero di persone residenti nell’abitazione;
per zona climatica di residenza (in modo da tenere conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località).
Il valore del bonus è comunque calcolabile in autonomia sul sito dell’Autorità (calcolare l’importo del bonus gas per Comune, tipologia di utilizzo del gas e numero di componenti del nucleo familiare).
Moduli Bonus Energia: quali presentare
Per presentare domanda
è sufficiente compilare i moduli dedicati e consegnarli al Comune di
residenza o, se designato dal comune stesso, ad un altro istituto.
Quali moduli servono per presentare la domanda?
La domanda deve essere
presentata utilizzando i seguenti moduli:
Modulo A: compilare i campi inerenti alla fornitura luce e/o gas;
Allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore a 8.107,5 € ed entro i 20.000 €.
In allegato, vanno portati
con sé anche documenti seguenti:
una copia cartacea del documento di identità;
eventuale allegato D di delega se la domanda è viene delegata a terzi;
dati relativi alla fornitura, che puoi reperire in bolletta luce o in bolletta gas
il codice POD per la fornitura elettrica;
la potenza impegnata o disponibile del contatore della luce
il codice PDR per la fornitura del gas
Nel caso stessi richiedendo il bonus elettrico per disagio fisico, ti occorrerà anche un certificato dell’ASLche dichiari:
la necessità di
utilizzare apparecchiature mediche;
la tipologia di
apparecchiatura medica;
l’indirizzo dove
l’apparecchiatura è installata;
la data a partire dalla
quale si utilizza l’apparecchiatura stessa.
Come si riceve il Bonus Sociale in Bolletta?
Il bonus energia
elettrica viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica.
Verrà diviso in rate lungo i 12 mesi successivi all’approvazione.
Per quanto riguarda il bonus del gas, la modalità di erogazione
varia a seconda del tipo di cliente (diretto o indiretto).
I clienti diretti, con impianto gas autonomo, ricevono il bonus via bolletta gas, così come per il bonus elettrico;
I clienti indiretti che usufruiscono quindi di un impianto centralizzato ricevono una comunicazione dedicata da parte di SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche), che aggiornerà a proposito dell’accettazione della domanda e la data di inizio dell’erogazione del bonifico presso gli uffici postali, con presentazione del codice fiscale e del documento d’identità dell’avente diritto.
Come verifico che il bonus mi è stato corrisposto?
In bolletta una
specifica comunicazione dell’Autorità ti informa della concessione
del diritto. L’importo del bonus erogato è verificabile in bolletta sotto
la voce Totale servizi di rete – Quota fissa.
Per controllare lo stato di avanzamento della domanda puoi:
Recarti all’Ente dove hai consegnato la documentazione, munito di ricevuta della consegna della domanda;
Chiamare il numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta;
Il bonus per disagio
fisico viene erogato senza interruzioni fino a quando sono in utilizzo le
apparecchiature mediche dichiarate.
Per il disagio economico il bonus è valido fino a 12 mesi, in seguito bisogna rinnovare la richiesta almenoun mese prima della scadenza. Il sistema SGAte invia un’apposita comunicazione ad ogni cliente che ha diritto al bonus per ricordare la scadenza.
Bisognerà infatti
compilare nuovamente i moduli e presentare la nuova attestazione ISEE, con
scadenza non inferiore a 1-2 mesi dalla presentazione della domanda:
Se vi sono variazioni alla richiesta (ad esempio nuovi componenti del nucleo famigliare) bisogna riconsegnare il modulo A;
Hai cambiato residenza durante il periodo in cui è attivo il bonus elettrico? devi recarti presso il nuovo Comune di residenza presentando il modulo VR (variazione residenza)
Se NON sono cambiate le condizioni rispetto all’anno precedente, dovrai consegnare il modulo RS (rinnovo semplificato).
Cambio fornitore: cosa succede?
Contestualmente alla richiesta del bonus sociale, è bene controllare a che prezzo si sta pagando l’energia elettrica ed il gas. Il prezzo dell’energia non è uguale per tutti i fornitori e tu hai la possibilità di scegliere, in base al tuo profilo di consumo e all’utilizzo delle utenze, la proposta che più ti conviene. Il cambio fornitore non tocca in nessuna maniera il bonus sociale, anzi se ne benefici, scegli un’offerta più economica per essere certo di ottenere un doppio risparmio in fattura.
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