Bollette: taglio per le piccole e medie imprese.
Sarà di competenza dell’Arera la rimodulazione delle componenti fisse per le utenze non domestiche connesse in bassa tensione. Coinvolte 3,7 milioni di Pmi.

L’intervento per i clienti non domestici, annunciato con il decreto rilancio, riguarderà almeno 3,7 milioni di Pmi colpite economicamente dall’emergenza Coronavirus. Si parla di un taglio da 600 milioni per le bollette delle piccole e grandi imprese. La misura ricalca la proposta contenuta nella segnalazione inviata a Governo e Parlamento dall’ARERA verso fino aprile.

Il ruolo svolto dall’Autorità

L’intervento punta ad alleggerire i costi sostenuti dalle aziende colpite direttamente o indirettamente dal Covid-19 e costerà 600 milioni di euro alle casse pubbliche. Spetterà all’Arera, secondo il Decreto, stanziare, tramite provvedimenti, la riduzione della spesa per le utenze elettriche non domestiche connesse a bassa tensione per quanto riguarda maggio, giugno e luglio. Riguarderà principalmente la quota fissa della bolletta delle piccole e medie imprese. In poche parole le voci di “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”, ovvero ogni componente pagata in bolletta a copertura dei costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale.

Come verrà determinato il taglio

Sarà l’Autorità a rimodulare queste voci «senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria». In modo da preventivare un risparmio «parametrato al valore vigente nel primo trimestre dell’anno, delle componenti tariffarie fisse applicate per punto di prelievo». In altri termini, l’Arera avrà il compito di rideterminare le attuali quote fisse relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti domestici alimentati a bassa tensione. Per i soli utenti con potenza disponibile superiore a 3,3 kilowatt (solitamente piccoli esercizi commerciali, artigiani, professionisti, servizi e piccoli laboratori), le componenti fisse saranno rimodulate. Saranno rimodulate in modo da diminuire la spesa applicando una potenza “virtuale” stanziata convenzionalmente a 3 kilowatt. Questo non comporterà ovviamente alcuna limitazione ai prelievi delle Pmi interessate.

Bollette: taglio. I 600 milioni necessari

Per attuare l’intervento, il decreto rilancio dispone che il ministero dell’Economia versi i 600 milioni in due tranche sul conto emergenza Covid-19 istituito dall’Arera per la copertura delle misure emergenziali presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea): i primi 300 milioni entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento e i restanti 300 milioni entro il prossimo 30 novembre. Secondo le stime dell’Arera, la misura produrrebbe un taglio netto della bolletta, anche superiore al 70% per i clienti con 15 kilowatt di potenza impegnata.