La bolletta della luce può sembrare difficile da leggere senza una guida semplice. Cosa vogliono dire voci come oneri di sistema o costo medio unitario?Di seguito, una spiegazione chiara e intuitiva per aiutarvi a leggere e comprendere la bolletta elettrica.
La bolletta della luce, può risultare complessa a primo acchito, ma è sufficiente conoscere alcune definizioni per poterla leggere correttamente. Questo perché la struttura della bolletta è identica per ogni fornitore, poiché così stabilito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Perché è importante sapere leggere la bolletta luce? Leggere la bolletta dell’energia elettrica significa capire cosa si sta pagando e quindi come si può risparmiare abbassando i consumi o scegliendo una tariffa conveniente.
Bolletta della luce: prima pagina e dati di fornitura
Sulla prima pagina sono presenti in sintesi le informazioni identificative dei dati di fornitura elettrica e del contratto in essere. L’intestazione, posta solitamente a destra in cima alla pagina, riporta un dato molto importante, oltre ai dati e i contatti del fornitore. Il dato in questione rappresenta la tipologia di mercato (mercato libero o mercato di maggior tutela). A sinistra, invece, si trova solitamente un box contenente le caratteristiche tecniche della fornitura:
Numero cliente (o di utenza): è lo stesso dato che si trova sul contatore elettronico della luce quando si preme il pulsante. È il numero identificativo dell’utenza del fornitore, a prescindere dal fatto che venga chiamato numero di utenza, numero o codice cliente;
POD: è il punto di prelievo dell’elettricità (individuato geograficamente) che viene fornita all’utente;
Metodo di pagamento: via bollettino postale, domiciliazione bancaria o c/c;
Tipo di cliente: varia da “Domestico residente” a “Domestico non residente“;
Potenza impegnata e potenza disponibile;
Tensione di fornitura monofase;
Totale da pagare con gli estremi della bolletta.
Dove leggere la Tariffa Energia Elettrica in bolletta
Alcune spese fisse sommate ad altre variabili (in base al consumo dell’energia elettrica) formano il costo dell’energia elettrica. Per approfondire la ripartizione dei costi elettrici è necessario leggere le voci di costo medio unitario della bolletta e costo medio unitario della spesa per la materia energia:
Costo medio unitario della bolletta: rappresenta il costo medio della propria utenza elettrica. Non mostra il costo kWh reale, siccome comprende quote fisse e variabili rispetto al consumo, oltre i conguagli eventuali;
Costo medio unitario della spesa per la materia energia: permette di conoscere il costo medio per i servizi erogati dal fornitore (Power.it, Enel, Eni, Sorgenia, ecc.) per la fornitura di energia elettrica. Pure questa voce non corrisponde al costo kWh effettivo, perché comprensivo di costi fissi e di eventuali corrispettivi differenziati per scaglioni di consumo.
Bolletta della Luce: Sintesi e Grafico a torta
Nella prima pagina delle bolletta elettrica si trovano inoltre sintetizzati in un grafico a torta gli importi fatturati o il riepilogo dei costi. Nel grafico sono ripartiti nello specifico i corrispettivi fatturati divisi principalmente in quattro voci:
Materia prima energia: compre il prezzo dell’energia, le perdite di rete, la componente di dispacciamento ed altre voci;
Trasporto e gestione del contatore: sono i costi di trasporto e distribuzione dell’energia sulla rete nazionale per la gestione e lettura dei contatori, inoltre per la gestione dei dati delle letture;
Spese per gli oneri di sistema: costi fatturati per la copertura delle attività di interesse generale per il sistema elettrico e viene pagato da tutti i clienti finali;
Totale imposte ed IVA
La concorrenza di offerte commerciali generate nel mercato libero corrisponde esclusivamente alla spesa per la materia energia. Tutte le altre voci sono uguali per tutti i fornitori di energia elettrica stabiliti dall’ARERA.
Spesa per la materia energia: Cos’è?
La quota maggiore (circa al 50% di una bolletta di utente domestico medio) corrisponde ai servizi di vendita. A tali servizi corrispondo i costi delle attività erogate dal fornitore per la compra vendita dell’energia elettrica veicolata al cliente. A loro volta vengono ripartiti in:
Quota fissa: costo di commercializzazione vendita e dispacciamento;
Quota energia: in proporzione ai consumi (€/kWh) energia, dispacciamento, sbilanciamento, perequazione energia.
Di seguito sono riportati i dettagli specifici di ogni voce:
Prezzo dell’energia (PE): È il costo per l’acquisto dell’energia elettrica (perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione comprese). nel mercato libero sono indicate in una voce separata, al contrario di quello di tutela dove sono inglobate. Per i clienti che si trovano nel mercato libero il PE è definito in base alla soluzione commerciale scelta, mentre per coloro nel servizio di maggior tutela è l’Autorità a fissare ed aggiornare il prezzo ogni tre mesi.
Prezzo commercializzazione e vendita (PCV): sono le spese per la gestione dei clienti e anche in questo caso, per gli utenti del mercato di maggior tutela viene fissato dall’Autorità sulla base dei costi medi sostenuti nel mercato libero.
Prezzo di dispacciamento (PD): È il costo relativo alle attività indispensabili a far si che l’elettricità consumata corrisponda a quella immessa prodotta dalle centrali.
Prezzo di perequazione energia (PPE): Questa componente è presente unicamente nel servizio di maggior tutela ed occorre a coprire le spese effettive di acquisto e dispacciamento dell’energia dell’Acquirente Unico e quanto pagato dai clienti.
Cos’è la spesa per il trasporto e le gestione del contatore?
È il costo per le attività di trasmissione dell’energia sulle reti nazionali, di distribuzione localizzata e di misura (contatori) La tariffa, applicata in modo uniforme a livello nazionale, è fissata annualmente dall’Autorità tenendo conto di valori come l’inflazione, gli investimenti volti alle migliorie del servizio e gli obiettivi di efficientamento. Vengono suddivisi in tre quote:
Fissa: indipendente dai consumi, si misura generalmente in €/cliente/mese;
Potenza: in proporzione alla potenza impegnata, misurata in €/kW/mese;
Variabile: espressa in €/kWh in relazione alla quantità di energia trasportata per soddisfare la richiesta del cliente.
Oneri generali di sistema: cosa sono?
Solo alcuni destinatari del bonus sociale elettrico sono esenti dal pagare gli oneri generali di sistema. Questi oneri generali di sistema coprono:
ASOS: relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione
ARIM: i rimanenti oneri generali
Totale Imposte ed IVA: perché si paga?
Le imposte pagate in bolletta sono costituite dall’imposta erariale di consumo (accisa) applicata alla quantità di energia consumata senza tenere conto del tipo di contratto o dal fornitore scelto e dall’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’IVA è applicata al 10% sul costo totale della bolletta per le forniture domestiche; per gli altri clienti l’IVA è pari al 22%.
E’ da precisare che i clienti di natura domestica fino a 3 kW di potenza e con consumi inferiori a 1.800 kWh annui possono beneficiare di un’agevolazione sull’accisa se l’abitazione è di residenza anagrafica.
Consumi Fatturati e Stimati: perché è importante leggerli
Se si ha a disposizione un contatore elettronico della luce, le letture dei consumi vengono inviate automaticamente al distributore che le inoltra al fornitore. Se invece il tuo contatore è meccanico, è bene inviare periodicamente l’autolettura al tuo fornitore per renderlo in condizione di fatturare in bolletta la luce sui consumi effettivi. In bolletta vengono indicate tre tipologie di consumo:
Annuo: equivale alla somma dei consumi fatturati negli ultimi 12 mesi;
Rilevato: sono attribuiti sulla base delle letture rilevate dal distributore o da autoletture (vedi paragrafo successivo);
Fatturato: il consumo fatturato in base alla tariffa applicata.
Bolletta della luce: differenza tra consumo stimato e rilevato?
Consumo stimato o lettura stimata: cosa vuole dire? I consumi stimati sono basati su delle stime presunte tenendo in conto i consumi storici del cliente. Non sempre quindi corrispondono al vero e solo in futuro il fornitore provvede ad inviare un conguaglio (anche detto ricalcolo) appena entra in possesso dei dati dei consumi reali. Per evitare ciò è possibile fare l’autolettura, ossia puoi tu stesso comunicare al fornitore il consumo che compare sul display del contatore.
Bolletta della Luce: Prima e Seconda Casa
L’energia elettrica costa di più in un eventuale seconda casa? Sì, le tariffe applicate ad un’utenza residente sono più basse rispetto a quelle in bolletta luce seconda casa.
Nella situazione odierna, la maggior parte di noi si trova in quarantena. Dovendo restare gran parte del nostro tempo a casa, anche per lavorare esiste il rischio di sprecare parecchia energia, consumarne più del solito o più del necessario. Sono, però, sufficienti alcune piccole accortezze per ridurre i consumi superflui sia energetici che economici e risparmiare ai tempi della quarantena.
Oggi vogliamo condividere 7 consigli per risparmiare energia in quarantena.
I NOSTRI CONSIGLI PER RISPARMIARE IN QUARANTENA
QUARANTENA: RISPARMIARE ENERGIA ELETTRICA
Accendete la luce solo se realmente utilizzata. È sempre bene accendere la luce solo se e quando necessario, in particolare modo oggigiorno che passiamo molto tempo nelle nostre abitazioni. Per ottenere un risparmio ulteriore sarebbe sempre meglio usare lampadine LED, che consumano in media fino al 50% in meno di quelle canoniche. Ancora meglio invece è lo sfruttamento della luce solare quando possibile, aprendo le tende per far permettere alla luce di entrare.
Computer in standby? meglio di no. Quando si lavora da casa, durante le piccole pause quotidiane, lo standby è una soluzione pratica. Al contrario se il personal computer non viene utilizzato per almeno un’ora è corretto spegnerlo. Ancora meglio se staccando la spina per evitare di consumare energia superflua. In particolare, conviene liberarsi degli screensaver, che ad oggi hanno solo una funzione decorativa e consumano più energia elettrica di quella di norma utilizzata.
Settare il pc per ottenere un risparmio energetico: I moderni computer sono forniti di impostazioni manuali per ottenere un ulteriore risparmio energetico durante l’utilizzo. Ad esempio, è possibile chiedere di fermare i dischi rigidi quando inutilizzati, spegnere lo schermo dopo un periodo di inutilizzo e regolare la luminosità. Addirittura nei portatili, questi accorgimenti consentono di risparmiare moltissima energia elettricità se si è costretti a lavorare da casa a causa della quarantena.
Scegliere la caldaia giusta: Per ottenere un’efficienza energetica completa è bisogno soprattutto badare a come si riscalda la propria abitazione. La scelta della caldaia è fondamentale per due motivi: in primis l’ambiente e in secondo luogo per quanto incide sui costi in bolletta. È quindi bene investire sulle caldaie a condensazione, che offrono un alto rendimento e recuperano il calore ottenuto dalla combustione. Lo stesso calore che nelle normali caldaie viene disperso e quindi sprecato.
Arieggiare casa è importante, ma la durata lo è altrettanto. Specie quando per via della quarantena siamo obbligati a restare dentro casa, è importante arieggiare l’abitazione. È il modo migliore per riequilibrare ossigeno e anidride carbonica. Bisogna però stare attenti: per farlo occorrono pochi minuti per stanza, al contrario si rischia l’aumento dei consumi, creando dispersioni di calore controproducenti.
Riscaldare una stanza per volta. Quando si accende il riscaldamento solitamente gli impianti emanano calore che propagano in ogni parte della della casa, anche se non è necessario. Per risparmiare è possibile, ed importante, decidere quali termosifoni spegnere, specie nelle stanze poco utilizzate durante la giornata. È bene limitarsi a scaldare solo gli ambienti che si utilizzano per lavorare da casa. Ovviamente è fondamentale tenere la porta chiusa, per non disperdere il calore emanato.
Fatevi la doccia, ma fatela breve: Fare docce brevi aiuta a ridurre i consumi e quindi le spese, ma è anche rispettoso per l’ambiente. Prima di tutto, fare docce brevi spreca meno acqua e aiuta a consumare meno gas, usato per mantenere accesa la caldaia durante l’erogazione dell’acqua calda.
Ora che avete letto potete applicare anche voi questi consigli ed iniziare subito a risparmiare energia in quarantena
L’emergenza coronavirus non sta colpendo unicamente la salute di migliaia di famiglie (a cui mostriamo la nostra vicinanza). Purtroppo, sta causando anche enormi danni ai mercati e alle industrie dell’energia, con impatti che potrebbero proiettarsi solo nel lungo periodo.
L’OCSE l’ha definita come “una minaccia senza precedenti per l’economia mondiale”. Non solo, l’OCSE ha tagliato le stime sulla crescita nel 2020 di 0,5 punti percentuali (dal +2,9% al +2,4%), rispetto a quanto previsto nell’Economic Outlook di novembre. Il rischio maggiore, ma reale, è che le cose possano andare ancora peggio: che si entri in una nuova fase di recessione.
Sei sono le variabili nell’economia del petrolio che, a cerchi concentrici, ne saranno più colpite: prezzi, domanda, produzione, investimenti, competitività intrafuel; economie produttrici/consumatrici. Il primo cerchio è quello dei prezzi. In sole sei sedute (quelle dal 20 al 28 febbraio) il Brent Dated, in parallelo ai mercati azionari, è crollato del 15% (da 59,3 a 50,5 doll/bbl). La stessa cosa è accaduta per il gas naturale. Fino al 9 marzo quando ha subito un improvviso crollo del 24% a circa 35 dollari al barile. Questo per la “guerra dei prezzi” innescata dall’Arabia Saudita in risposta al rifiuto della Russia di aderire alla decisione dell’Opec di ridurre la produzione di 1,5 mil. bbl/g.
È difficile stimare quale sia il livello di tenuta dei prezzi al ribasso. La difficoltà è data dalla molteplicità di fattori che lo influenzano e sono tra loro interdipendenti. Nel contro-shock del 2014 si toccò un minimo sui 25,0 doll/bbl (dai 110 di partenza). Per poi oscillare nel range 45,0-55,0 sino alla seconda metà del 2017 e risalire con la ripresa della domanda.
Gli effetti del Coronavirus sui mercati
Mercato elettrico
Nel mese di febbraio il Pun, pari a 39,30 €/MWh, scende ai minimi da settembre 2016, registrando una contrazione del 17,2% su gennaio e del 31,8% sul 2019. A fronte di un calo annuale dei volumi complessivamente contrattati nel MGP (24,0 TWh, -1,8% sul 2019) e di quelli transitati in borsa. La liquidità del mercato si conferma sostanzialmente stabile poco sotto il 77%. Mentre a livello zonale, flessioni annuali attorno al 30% per tutti i prezzi di vendita che mostrano una generalizzata maggiore convergenza. 38/40 €/MWh per penisola e Sardegna, 43 €/MWh per la Sicilia. Il Mercato a Termine dell’energia elettrica rivede ancora al ribasso le quotazioni, con il baseload relativo a Marzo 2020 che chiude a 40,95 €/MWh (-8,1%). Ancora in calo le transazioni registrate nella Piattaforma Conti Energia a termine (PCE).
Mercato del gas
A febbraio, parallelamente all’emergenza Coronavirus, i consumi di gas naturale in Italia, al quarto calo consecutivo, si portano a ridosso dei livelli più bassi da oltre dieci anni per il mese in analisi (-9,4%). La flessione appare diffusa e consistente nei tre principali settori di distribuzione. In un contesto caratterizzato da clima mite rispetto alla media del periodo, da una minore domanda di energia elettrica, combinata ad un forte aumento delle importazioni dall’estero, e da un comparto industriale in ulteriore indebolimento. Sul lato dell’offerta tali fenomeni hanno indotto un’intensa contrazione delle importazioni di gas tramite gasdotto (-13%). E una variazione meno significativa dei flussi tramite rigassificatori GNL (-1%). In diminuzione, inoltre, le erogazioni dai siti di stoccaggio (-6%) e la produzione nazionale (-19%).
Segno positivo, invece, per le esportazioni (+26%), comunque su valori bassi. Nei mercati a pronti del gas gestiti dal GME i volumi negoziati aggiornano per il secondo mese consecutivo il massimo storico (9,9 TWh). Più che raddoppiati rispetto allo scorso anno, con una quota sulla domanda totale che si riporta sopra il 12% (+7 punti percentuali). La crescita è ancora trainata dagli scambi sui mercati title, nei quali i nuovi comparti AGS hanno rappresentato complessivamente il 35% del totale contrattato; si confermano in calo, invece, i volumi scambiati su MGS. Le quotazioni a pronti scendono tutte ai minimi storici, in linea con il riferimento al PSV (10,80 €/MWh). Le contrattazioni sul mercato a termine del gas (MT-Gas) salgono a 122 mila MWh, concentrate sui prodotti mensili.
Morosità per bollette e pagamenti sospese. L’Arera interviene per evitare che famiglie ed imprese non si trovino senza energia proprio in un periodo così difficile. Però non sospende bollette e pagamenti. L’Autorità blocca i distacchi per morosità fino al 3 aprile per le forniture di energia elettricità, gas e acqua di famiglie ed imprese.
Si è stanziato un fondo presso Csea pari ad 1 mld €, permette di far slittare le scadenze più vicine. Resta bloccata l’ipotesi di ulteriori interventi di urgenza, come un pacchetto di misure che dovrebbe ridurre le bollette dell’energia, di cui si parla da giorni.
Alla vigilia del Cdm sulle misure economiche (QE 11/3), arriva l’atteso intervento dell’Arera per fare fronte all’emergenza Coronavirus. L’Autorità ha approvato una delibera facente sì che ogni eventuale procedura di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie e piccole imprese venga rimandata. Al momento il periodo di validità va dal 10 marzo scorso fino al 3 aprile 2020. Non solo. Viene, inoltre, istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, del valore di 1 miliardo €. Questo fondo a garanzia della sostenibilità del provvedimento atto a proteggere i consumatori e l’economia italiana.
L’Arera precisa che “dovranno essere ri-allacciate tutte le forniture di energia elettrica, gas e acqua sospese (o limitate/disattivate) dal 10 marzo 2020 in poi”. Dal 3 aprile il fornitore interessato a dis-alimentare/ridurre la fornitura del cliente moroso è tenuto a riavviare la relativa procedura di sospensione. In seguito procedere nuovamente alla sua costituzione in mora, a meno che non arrivino direttive diverse.
Sospensione delle morosità, ma non delle bollette: chi riguarda?
Nel dettaglio, la sospensione dei distacchi per l’elettricità riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/ anno. Per il settore idrico si fa riferimento a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche. Il conto istituito presso la Csea avrà il compito di sostenere le straordinarie esigenze di immediata disponibilità di risorse finanziarie per garantire la sostenibilità degli interventi regolatori. Per il suo finanziamento la Cassa potrà attingere alle giacenze disponibili, con successiva restituzione ai conti di gestione di pertinenza.
Con ulteriore delibera, l’Autorità ha anche differito una serie di termini (in particolare le scadenze più ravvicinate) per gli adempimenti di regolazione dei settori idrico, energetico e ambientale. Inoltre c’è l’opportunità di spostare dal 30 aprile al 30 giugno 2020 il termine per l’approvazione della Tari. Resta infine “comunque salva la facoltà per l’Autorità di intervenire con ulteriori provvedimenti, anche d’urgenza, al fine di affinare o integrare le misure elencate. Oppure di introdurne di nuove a tutela di ulteriori esigenze che dovessero emergere nel corso degli approfondimenti in corso sull’impatto nei settori di propria competenza delle misure governative di contenimento dell’epidemia da Covid-19”.
Il Bonus Energia è stato introdotto dal Governo e messo in vigore dall’Autorità in collaborazione dei Comuni ed è fondamentalmente uno sconto in bolletta. L’obbiettivo di questo Bonus Energia è assicurare ad alcune categorie in difficoltà un risparmio in bolletta. Han diritto al Bonus Energia le famiglie in condizioni di disagio fisico / economico e le famiglie particolarmente numerose. Come si fa per ottenere il bonus sociale? Scopriamolo passo per passo.
Bonus Energia Elettrica e Gas: cos’è?
Il Bonus Energia Elettrica e Gas non è nient’altro che uno sconto sulla spesa dovuta sulle bollette diluce e gas e riguarda soltanto i contratti domestici. È stato introdotto nel 2009 dal Governo e regolato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) con la collaborazione dei Comuni. Ne possono fare richiesta tutte le famiglie che soddisfano i requisiti a prescindere dal fornitore con cui hanno il contratto.
Chi può fare richiesta del bonus luce e gas?
Per avere diritto al bonus energia è necessario possedere alcuni requisiti economici ed avere un’utenza luce e gas regolarmente attiva. Vediamo insieme i requisiti necessari per poter inviare il modulo di richiesta per questo bonus sociale.
Bonus Energia
Elettrica per Disagio Economico
Ne hanno diritto tutti
gli intestatari di una fornitura elettrica domestica per l’abitazione di
residenza, che rientrano nelle seguenti condizioni.
Fino a 3 kW, per un numero di residenti fino a 4
Fino a 4,5 kW per un numero di residenti superiori a 4
E con una certificazione ISEE fino a:
8.107,5 € per la generalità di chi ne ha diritto;
oppure 20.000 € per i nuclei familiari con oltre tre figli a carico.
Bonus Energia Elettrica per Disagio Fisico
Ne hanno diritto tutti i clienti domestici su cui grava una malattia importante o che ospitano una persona nelle medesime condizioni che rende indispensabile l’utilizzo di apparecchiatura elettromedicale (L’elenco completo delle apparecchiature salvavita riconosciute).
I Bonus Energia si possono ottenere parallemente. Il bonus sociale per disagio economico è quindi cumulabile a quello per disagio familiare se si possiedono tutti i requisiti .
Bonus
Gas: requisiti necessari
Possono usufruire del
bonus tutti i clienti con un contratto domestico diretto o indiretto
(impianto condominiale) che rientrano nelle seguenti condizioni:
Facenti parte di un nucleo familiare con reddito inferiore a 8.107,6 €;
Facenti parte di un nucleo famigliare con oltre 3 figli a carico e reddito inferiore a 20.000 €;
con misuratore gas di classe non superiore a G6 (indicante la portata del contatore e verificato dal distributore).
Si tenga conto che tale bonus è applicabile esclusivamente alla fornitura di gas naturale trasportato da reti di distribuzione, sono quindi escluse gas in bombole e GPL.
Questa agevolazione non fa distinzioni tra mercato libero e clienti del servizio di maggior tutela. Il bonus, inoltre è cumulabile. È quindi possibilericevere sia il BONUS ENERGIA per disagio economico che per gravi condizioni di salute.
Bonus Energia e Reddito di Cittadinanza
Il decreto legge del Reddito di Cittadinanza e delle pensioni ha introdotto una novità a proposito del bonus energia relativo luce e gas. Nell’articolo 5 Richiesta, riconoscimento ed erogazione del beneficio, al comma 7 si evince che:
Ai beneficiari del Rdc sono estese le agevolazioni
relative alle tariffe elettriche riconosciute alle famiglie
economicamente svantaggiate, di cui all’articolo 1, comma 375, della legge 23
dicembre 2005, n. 266, e quelle relative alla compensazione per la
fornitura di gas naturale, estese ai medesimi soggetti dall’articolo 3,
comma 9, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
Art.5, comma 7 Decreto-Legge Reddito di Cittadinanza
Che valore ha il bonus sociale nel 2020?
Il valore di tale
bonus è stabilito annualmente dall’Autorità ed è calcolato tenendo conto dei
fattori di seguito elencati.
Quant’è il valore del Bonus Elettrico per Disagio Economico
L’ARERA determina annualmente il valore del Bonus Energia, che permette di risparmiare fino al 20% (al netto delle imposte) di spesa annua per la fornitura di energia elettrica. Il valore dello sconto varia a al variare del numero di componenti del nucleo famigliare. Per l’anno 2020 il bonus è pari a:
125 € per nuclei con uno o due componenti,
153 € per nuclei di tre o quattro componenti,
184 € per nuclei con oltre quattro componenti.
Bonus Elettrico per Disagio Fisico: quanto vale?
Il valore dello
sconto per disagio fisico dipende da fattori come la potenza contrattuale,
le apparecchiature elettromedicali salvavita in uso e dal tempo giornaliero di
utilizzo. Nel 2020 questo bonus è pari a:
fino a 3 kW:
193 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
318 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
460 € per consumi oltre 1200 kWh all’anno
oltre 3 kW:
452 € per consumi fino a 600 kWh all’anno
572 € per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno
692€ per consumi oltre 1200 kWh all’anno
Bonus Gas:
quanto è il suo valore?
Anche per bonus
sociale per il gas è l’Autorità a determinarlo annualmente, consentendo ai
beneficiari un risparmio fino al 15% (al netto delle imposte) annuo. Il valore
varia a seconda dei motivi elencati:
per tipologia di utilizzo del gas (solo cottura cibi e acqua calda, solo riscaldamento, oppure cottura cibi, acqua calda e riscaldamento insieme);
A seconda del numero di persone residenti nell’abitazione;
per zona climatica di residenza (in modo da tenere conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località).
Il valore del bonus è comunque calcolabile in autonomia sul sito dell’Autorità (calcolare l’importo del bonus gas per Comune, tipologia di utilizzo del gas e numero di componenti del nucleo familiare).
Moduli Bonus Energia: quali presentare
Per presentare domanda
è sufficiente compilare i moduli dedicati e consegnarli al Comune di
residenza o, se designato dal comune stesso, ad un altro istituto.
Quali moduli servono per presentare la domanda?
La domanda deve essere
presentata utilizzando i seguenti moduli:
Modulo A: compilare i campi inerenti alla fornitura luce e/o gas;
Allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore a 8.107,5 € ed entro i 20.000 €.
In allegato, vanno portati
con sé anche documenti seguenti:
una copia cartacea del documento di identità;
eventuale allegato D di delega se la domanda è viene delegata a terzi;
dati relativi alla fornitura, che puoi reperire in bolletta luce o in bolletta gas
il codice POD per la fornitura elettrica;
la potenza impegnata o disponibile del contatore della luce
il codice PDR per la fornitura del gas
Nel caso stessi richiedendo il bonus elettrico per disagio fisico, ti occorrerà anche un certificato dell’ASLche dichiari:
la necessità di
utilizzare apparecchiature mediche;
la tipologia di
apparecchiatura medica;
l’indirizzo dove
l’apparecchiatura è installata;
la data a partire dalla
quale si utilizza l’apparecchiatura stessa.
Come si riceve il Bonus Sociale in Bolletta?
Il bonus energia
elettrica viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica.
Verrà diviso in rate lungo i 12 mesi successivi all’approvazione.
Per quanto riguarda il bonus del gas, la modalità di erogazione
varia a seconda del tipo di cliente (diretto o indiretto).
I clienti diretti, con impianto gas autonomo, ricevono il bonus via bolletta gas, così come per il bonus elettrico;
I clienti indiretti che usufruiscono quindi di un impianto centralizzato ricevono una comunicazione dedicata da parte di SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche), che aggiornerà a proposito dell’accettazione della domanda e la data di inizio dell’erogazione del bonifico presso gli uffici postali, con presentazione del codice fiscale e del documento d’identità dell’avente diritto.
Come verifico che il bonus mi è stato corrisposto?
In bolletta una
specifica comunicazione dell’Autorità ti informa della concessione
del diritto. L’importo del bonus erogato è verificabile in bolletta sotto
la voce Totale servizi di rete – Quota fissa.
Per controllare lo stato di avanzamento della domanda puoi:
Recarti all’Ente dove hai consegnato la documentazione, munito di ricevuta della consegna della domanda;
Chiamare il numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta;
Il bonus per disagio
fisico viene erogato senza interruzioni fino a quando sono in utilizzo le
apparecchiature mediche dichiarate.
Per il disagio economico il bonus è valido fino a 12 mesi, in seguito bisogna rinnovare la richiesta almenoun mese prima della scadenza. Il sistema SGAte invia un’apposita comunicazione ad ogni cliente che ha diritto al bonus per ricordare la scadenza.
Bisognerà infatti
compilare nuovamente i moduli e presentare la nuova attestazione ISEE, con
scadenza non inferiore a 1-2 mesi dalla presentazione della domanda:
Se vi sono variazioni alla richiesta (ad esempio nuovi componenti del nucleo famigliare) bisogna riconsegnare il modulo A;
Hai cambiato residenza durante il periodo in cui è attivo il bonus elettrico? devi recarti presso il nuovo Comune di residenza presentando il modulo VR (variazione residenza)
Se NON sono cambiate le condizioni rispetto all’anno precedente, dovrai consegnare il modulo RS (rinnovo semplificato).
Cambio fornitore: cosa succede?
Contestualmente alla richiesta del bonus sociale, è bene controllare a che prezzo si sta pagando l’energia elettrica ed il gas. Il prezzo dell’energia non è uguale per tutti i fornitori e tu hai la possibilità di scegliere, in base al tuo profilo di consumo e all’utilizzo delle utenze, la proposta che più ti conviene. Il cambio fornitore non tocca in nessuna maniera il bonus sociale, anzi se ne benefici, scegli un’offerta più economica per essere certo di ottenere un doppio risparmio in fattura.
Scopri cos’è il Bonus Ristrutturazione 2020 e come funziona. Leggi articolo e compila il quiz che ti dirà subito se ne hai diritto. (clicca sulla scritta blu) Prenditi ciò che ti spetta!
Un Eroe è colui che dedica il proprio tempo ad aiutare gli altri e a trasformare il luogo in cui vive in un posto migliore, giorno dopo giorno, azione dopo azione.
Anche noi possiamo essere degli eroi dell’energia verde!
Non abbiamo bisogno di ottenere dei superpoteri particolari provenienti da uno strano fenomeno atmosferico. Non dobbiamo viaggiare per lo spazio in cerca di una nube tossica che ci trasformi in Mr. Fantastic.
Semplicemente, alzarci la mattina e compiere piccole azioni in favore degli altri e del nostro pianeta è di per se la dimostrazione che anche tu compi gesti da eroe, direi da SuperEroe!
Prova a pensarci. Ogni giorno compi delle azioni che aiutano la tua città ad essere più pulita:
La raccolta differenziata è di per se un gesto differente da quanto fatto in passato per aiutarci ad avere meno sporcizia in giro per le città.
Acquistare prodotti provenienti da materiale riciclato è una scelta importante. Quando la compi hai ben chiaro che stai facendo un gesto verso l’ecosostenibilità. Complimenti!
Quando acquisti un veicolo elettrico stai compiendo una scelta importante, perché oltre che pensare ai bassi consumi, stai anche pensando alle basse emissioni di CO2.
Essere un eroe non è poi così complicato, vedi?
Quotidianamente facciamo delle scelte che ci fanno stare bene, ma allo stesso tempo stiamo aiutando noi stessi ad essere migliori, stiamo aiutando il pianeta a stare meglio.
Ci sono migliaia di modi per aiutare il nostro pianeta. Molte volte bastano semplici gesti quotidiani. Tante piccole abitudini, fatte da tante persone, aiutano di più rispetto ad un grande gesto.
Non è più una questione di scelte o di opportunità, ma una vera e propria necessità.
Per questi motivi anche noi oggi vogliamo cercare di essere un pochino più eroi ed abbiamo creato un servizio dedicato all’energia elettrica certificato Green al 100%.
Cosa significa?
Da oggi, tramite il certificato GoGreen by Power.it, potrai avere la conferma che le tue forniture di energia provengono al 100% da fonti rinnovabili.
Le energie rinnovabili sono fonti di energia che rispettano le risorse naturali. Grazie alla capacità di rigenerazione sono considerate inesauribili.
Tra le fonti di energia rinnovabile più diffuse troviamo:
Energia Idroelettrica: L’energia pulita più diffusa che soddisfa circa il 4% del fabbisogno mondiale, principalmente di due tipologie: ad acqua fluente o ad accumulo. I primi sfruttano il moto naturale di fiumi e corsi d’acqua mentre i secondi poggiano sulla realizzazione di ampi bacini da cui attingere a seconda delle esigenze. Ma non solo, fonti energetiche idriche possono essere rappresentate anche dal moto ondoso e dalle correnti sottomarine.
Energia Solare: Grazie agli impianti fotovoltaici siamo oggi in grado di trasformare le radiazioni solari in energia. Oltre al fotovoltaico possiamo accedere all’energia tramite solare a concentrazione, oppure al solare passivo.
Energia Eolica: Per come la intendiamo oggi, questa tipologia di energia è in grado di produrre elettricità tramite l’utilizzo della turbina eolica, uno strumento che sfrutta la forza del vento. Le principali limitazioni provengono dalla localizzazione di questi impianti in zone particolarmente ventose, prevalentemente in prossimità di mari od oceani.
Geotermico e Biomasse: stanno crescendo molto negli ultimi anni. La prima è ricavata dal calore della terra che scalda l’acqua ne sottosuolo e la fa fuoriuscire sotto forma di vapore. Nel secondo caso parliamo di energia prodotta da sostanze organiche tramite processi di combustione.